![Amarezza per la squadra di D’Aversa, il palo di Colombo non basta (Davide Franco/FotocronacheGermogli) Amarezza per la squadra di D’Aversa, il palo di Colombo non basta (Davide Franco/FotocronacheGermogli)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OWU5OWNlNjYtOGZlOS00/0/dopo-un-inizio-partita-promettente-gli-azzurri-non-riescono-a-contenere-la-potenza-di-fuoco-avversaria.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Amarezza per la squadra di D’Aversa, il palo di Colombo non basta (Davide Franco/FotocronacheGermogli)
di Simone Cioni EMPOLI Piove sul bagnato in casa Empoli, e non solo a livello meteorologico con la consistente pioggia che ha accompagnato tutto il match. Senza già Ismajli, Anjorin, Maleh e Fazzini oltre ai lungodegenti, dopo 27 minuti D’Aversa perde nuovamente anche Viti per un problema al ginocchio, appena rientrato dopo aver saltato la trasferta con la Juventus per un guaio muscolare. Fatale un contrasto di gioco, con le urla e le mani in faccia del numero 21 azzurro per il dolore che non lasciano presagire nulla di buono, ma chiaramente per sapere l’entità dell’infortunio bisognerà attendere gli esami dei prossimi giorni.
Eppure, nonostante l’ennesima tegola, l’Empoli gioca un ottimo primo tempo con coraggio e la giusta aggressività, tanto che la vera occasione per passare in vantaggio ce l’hanno proprio gli azzurri con l’ex Colombo, che al 33’ si destreggia bene in area e con un magistrale sinistro centra in pieno il palo interno alla destra di Maignan appena sotto l’angolo alto. Il Milan va infatti a strappi con un Joao Felix molto mobile, ma anche poco concreto, mentre Abraham si vede solo in un’occasione in avvio e così, come spesso succede, l’uomo più pericoloso resta Reijnders: rasoiata a fil di montante al 21’.
Oltre al palo di Colombo la squadra di D’Aversa si era però già resa pericolosa con un tiro di Grassi respinto da un difensore, dopo una bella combinazione tra Colombo ed Esposito. Così a fare la differenza sono i cambi e la possibilità di Conceicao di mettere dentro in un colpo solo giocatori del calibro di Leao, Pulisic e il messicano Gimenez.
Non per niente le reti del Milan arrivano dai loro piedi: prima Pulisic pennella un delizioso traversone da destra sul secondo palo per Leão, che brucia Gyasi e schiaccia in rete (68’), poi lo stesso statunitense in contropiede serve in area Gimenez, che rientra sul sinistro evitando un Goglichidze un po’ troppo leggero e infila l’angolo alla destra di Vasquez con un mancino a girare (76’).
Eppure anche in avvio di ripresa, nonostante un Milan più arrembante, era stato proprio l’Empoli ad indirizzare la gara su binari più congeniali con il secondo ‘giallo’ a Tomori per un ruvido intervento ai danni di Colombo lanciato a rete. Resta qualche dubbio sulla posizione di partenza dell’attaccante azzurro, che non è stata valutata dal Var perché la sanzione era una semplice ammonizione. Superiorità numerica che dura però poco per l’ingenuità di Marianucci (gesto comunque tutt’altro che violento), che dopo una scaramuccia con Gimenez lo colpisce con il tacco del piede destro scalciando mentre si rialza.
E con un Milan rimasto offensivo nonostante l’uomo in meno, la partita torna a incanalarsi verso il Diavolo che con i suoi campioni alla fine la vince, senza mai più rischiare se non all’88’ quando un bel diagonale del giovanissimo Konate finisce di poco sul fondo. L’Empoli resta quindi quintultimo con un punto di vantaggio sulla zona retrocessione in attesa dello scontro diretto odierno tra Cagliari e Parma. Almeno le sconfitte di Como e Verona lasciano immutato pure il distacco dalle squadre che lo precedono.