REDAZIONE EMPOLI

Willy promosso nell’unità cinofila, il suo fiuto scova subito l’hashish nascosta in stazione

Gli agenti di Certaldo, una volta recepita la segnalazione del cane, hanno ispezionato meglio il terreno dove hanno trovato un involucro di cellophane con all’interno un solido cubo di sostanza stupefacente

Willy, il golden retriever che ha fiutato il panetto di hashish durante un sopralluogo dell'Unità cinofila alla stazione di Certaldo

Certaldo (Firenze), 6 novembre 2024 – Willy fiuta a trova numerosi dosi di hashish nascoste nei pressi della stazione di Certaldo. Grazie al fiuto del golden retriever, ultimo arrivato nell’Unità cinofila della Polizia locale dell’Unione dei Comuni, gli agenti hanno scovato un panetto di sostanza stupefacente.

L’operazione di lunedì scorso, il 4 novembre, ha avuto luogo in un’area adiacente la stazione ferroviaria di Certaldo. Gli agenti hanno condotto i cani prima nella zona antistante la stazione, per poi ispezionare i sottopassaggi e le vie limitrofe e i marciapiedi paralleli ai binari, coadiuvati dalla preziosa presenza dei nuovi agenti in servizio al Comando certaldese. La sostanza è stata rinvenuta dal neo assunto golden retriever Willy, il quale, dopo aver scandagliato centinaia di metri quadrati di superficie insieme alla collega veterana Noa, ha segnalato senza esitazione una porzione di terreno in un’area con scarsa illuminazione. Gli agenti, una volta recepita la segnalazione del cane, hanno ispezionato meglio il terreno rimuovendo un po’ di pietrisco in superficie e rinvenendo un involucro di cellophane con all’interno un solido cubo di sostanza stupefacente.

In questo contesto emerge la precoce competenza olfattiva di Willy, cucciolone di 11 mesi, già capace di numerosi ritrovamenti anche di notevole spessore, come quello di 100 grammi avvenuto la settimana precedente a Castelfiorentino in un’operazione con la locale stazione Carabinieri. Noa, affiancata ora dal suo brillante “allievo”, è al servizio della Comunità valdelsana da circa tre anni e mezzo. I frutti di un incessante addestramento maturano pian piano, insieme ai loro conduttori ai quali è affidata la custodia, attraverso centinaia di ore trascorse a cercare sostanze per gioco, poiché per loro questo è un gioco.

Le attività di prevenzione allo spaccio si perfezionano sia nei centri abitati sia nelle aree boscate, dove il fiuto canino rappresenta un valore aggiunto nella ricerca dei depositi e dei siti dei pusher. I risultati sono frutto della sinergia tra l’Unità cinofila e le pattuglie di Pronto intervento locale, senza il cui supporto sarebbe impossibile svolgere con questi risultati le attività, e degli operatori interni, sui quali grava gran parte dell’onere documentale necessario al corretto svolgimento dell’attività stessa.