
Tanta partecipazione all’incontro che ha portato giovedì scorso a Fucecchio Gianpietro Ghidini, fondatore della fondazione PesciolinoRosso, nata a seguito della...
Tanta partecipazione all’incontro che ha portato giovedì scorso a Fucecchio Gianpietro Ghidini, fondatore della fondazione PesciolinoRosso, nata a seguito della morte del figlio Emanuele scomparso il 24 novembre 2013 dopo essere caduto nel vortice della droga. Per il secondo anno consecutivo la parrocchia di Santa Maria delle Vedute e San Rocco, in collaborazione con il Comune, ha organizzato due momenti di incontro con Gianpietro: il primo, al teatro Pacini, è stato riservato ai docenti e agli studenti delle scuole superiori, mentre il secondo, che si è tenuto la sera all’oratorio di Santa Maria delle Vedute, è stato aperto all’intera cittadinanza.
In tanti erano presenti ad entrambi gli incontri, durante i quali Gianpietro ha portato la propria testimonianza e proiettato alcuni video realizzati a seguito del dramma che ha colpito la sua famiglia. Ma non solo. Sia la mattina che la sera, Gianpietro ha poi lasciato spazio alla testimonianza di Marco, ragazzo veneto di 22 anni, che ha deciso di venire a Fucecchio per raccontare anche la sua storia. Una testimonianza toccante e particolarmente sentita, soprattutto al mattino durante l’incontro con gli studenti, colpiti dal racconto di un loro coetaneo.
"Due storie che esaltano l’importanza del confronto e del dialogo tra genitori e figli e che al contempo vogliono lanciare un messaggio di speranza e di vita – spiega la sindaca Emma Donnini -. Ringrazio di cuore Gianpietro e Marco per essere stati con noi e per aver scelto di condividere le loro storie, oltre a fare un grande ringraziamento alla consigliera comunale Monica Asti, alla parrocchia di Santa Maria delle Vedute e a don Giorgio Rudzki per l’organizzazione della giornata, nonché alla dirigente scolastica Genny Pellitteri e ai docenti che hanno scelto di aderire a questa lezione di vita".