Poteva essere una fine d’anno carica di preoccupazione per il proprio futuro residenziale a Casa Matilda, ma per fortuna non sarà così. Il contratto d’affitto dell’immobile che ospita la casa di accoglienza per le donne vittime di maltrattamenti e per i loro figli è in scadenza, ma il Centro Aiuto Donna Lilith delle Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli e Castelfiorentino che gestisce la struttura ha avuto rassicurazioni dalla proprietà che Casa Matilda potrà rimanere dove è almeno fino a quando la nuova sede non sarà pronta. "Il termine della locazione c’è – racconta Eleonora Gallerini, presidente delle Pubbliche Assistenze di Empoli e Castelfiorentino – ma non ci mandano via, ci lasciano stare qui ancora un po’. Siamo tranquilli, fortunatamente".
E la costruzione della nuova struttura a Sovigliana a che punto è? "Ci sono tanti passaggi burocratici e amministrativi ancora da completare – risponde ancora la presidente Gallerini – ma la terra dove costruire la nuova Casa Matilda c’è e il progetto di costruzione anche. Stiamo andando avanti e anche su questo fronte siamo abbastanza tranquilli".
Vale la pena ricordare che a rendere accidentato il percorso di realizzazione della nuova sede di Casa Matilda a Vinci è la polemica che ha investito la costruzione, nella stessa zona in cui dovrebbe sorgere il centro per l’accoglienza alle donne vittime di violenza, di due Rsa da un’ottantina di posti letto ciascuna. Una polemica che vede schierati un comitato locale e un gruppo consiliare di opposizione contro la decisione dell’amministrazione comunale vinciana di dare il via libera alla costruzione a Sovigliana di un polo per la salute e la cura delle persone anziane e non solo per loro. Alla base della contestazione, la richiesta da parte del comitato “Salviamo la collina“ di Vinci e del consigliere di “In comune per Vinci“ Giuseppe Pandolfi di non costruire immobili nuovi nello spazio indicato dal Comune di Vinci per non aumentare la cementificazione sul territorio comunale.