Se le prenotazioni al ristorante per il Veglione di Capodanno non registrano il tutto esaurito, ecco il rovescio della medaglia. Che potrebbe anche essere un effetto collaterale delle nuove regole del codice della strada: l’impennata dell’asporto. Tutti pazzi per il delivery ora più che mai. C’è una lista di attesa di almeno 30 persone all’enoteca e gastronomia gli Ostinati di Empoli, che in teoria ha già chiuso gli ordini con diversi giorni d’anticipo per esaurimento delle disponibilità. Più di 50 le persone che il 31 sera si vedranno recapitare direttamente a casa, a partire dalle 17,30, il menù pensato per l’occasione da Chiara Volteggiani e la sua famiglia. Una soluzione che strizza l’occhio al risparmio (con 38 euro a persona la proposta è di tre antipasti, due primi, due secondi e dolce consegnati direttamente a casa).
Il domicilio è una risposta gettonata al timore per l’inasprimento delle pene in caso di guida in stato di ebbrezza. "Quest’anno abbiamo avuto molta più richiesta - conferma Volteggiani - E continuano ad arrivare telefonate di clientela abituale ma anche di persone che non si erano mai servite da noi". Sarà che per il cenone fuori casa non si spende meno di 45 euro a testa. Sarà che aleggia lo spettro del controllo del tasso alcolemico dopo la bottiglia di vino consumata per brindare all’anno in arrivo. Sta di fatto che per l’asporto qualcosa è cambiato, e in positivo.
"Si sta più in casa dal post pandemia e ci si sta volentieri anche e soprattutto per le feste". Altro insolito trend, il largo - larghissimo - anticipo per assicurarsi il menu completo da ritirare in vista del gran giorno. "Le prime richieste sono arrivate subito dopo la festa di Halloween. Non era mai successo prima. Fino all’anno scorso - dicono dalla gastronomia di via fratelli Rosselli - i menu con le proposte per San Silvestro iniziavano a circolare i primi di dicembre. Quest’anno, complice un Natale sempre più anticipato, con gli addobbi già pronti a metà novembre, non c’è stato tempo da perdere".
Fino al 2023, insomma, la metà delle prenotazioni venivano registrate praticamente solo dopo il Natale, "perché di fatto era quello il momento in cui, per abitudine consolidata, si parlava di cosa fare a Capodanno con amici e parenti. Stavolta il 25 era già tardi". In tanti anche per la Vigilia e per Natale hanno optato per l’asporto. "Il delivery - commenta Eros Condelli di Confesercenti Empoli - ormai è diffuso. Il take away ormai garantisce ad alcuni locali addirittura il 50% del fatturato. E’ un nuovo modo di fare ristorazione entrato a pieno titolo nelle abitudini degli empolesi".
Y.C.