È morta Giuliana Prosperi. Era la maestra di Pontorme: "Ha cresciuto generazioni"

L’insegnante aveva 93 anni, ma è stata fino all’ultimo legata alla comunità. Il ricordo della nipote: "Sarebbe bello le intitolassero una classe della Carrucci".

È morta Giuliana Prosperi. Era la maestra di Pontorme: "Ha cresciuto generazioni"

È morta Giuliana Prosperi. Era la maestra di Pontorme: "Ha cresciuto generazioni"

Empoli, 22 luglio 2024 – "Mia zia Giulietta era solita andare al mare con Vera, l’amica di sempre. E quando qualcuno chiedeva loro di dove fossero, lei non aveva dubbi: diceva di essere di Pontorme, ancor prima che di Empoli". È forse questo l’aneddoto raccontato da Belinda Bitossi che riassume il senso d’appartenenza e l’amore che Giuliana Prosperi (da tutti conosciuta come Giulietta, la "maestra di Pontorme") aveva per la sua comunità e per il luogo in cui è nata e ha trascorso tutta la vita. Un sentimento ricambiato: si è spenta nelle prime ore di sabato a 93 anni e i tanti messaggi di cordoglio non lasciano alcun dubbio. E un’intera frazione prenderà parte all’ultimo saluto fissato per le 11 di stamani alla chiesa di San Michele Arcangelo. Del resto, la figura di Giulietta è una di quelle che non si dimenticano, visto che dal dopoguerra in poi aveva iniziato giovanissima a dedicarsi all’insegnamento. Aveva cominciato nel 1950 proprio a Pontorme dalle suore, per poi lavorare a Castagneto, Limite e Cerreto Guidi.

Nella frazione empolese era poi tornata a insegnare nei primi anni ‘60 alla Jacopo Carrucci. E vi è rimasta a lavorare come docente per tutto il resto della sua carriera professionale, in pratica sino ai primi anni ‘90. "Più che un lavoro, la sua è stata una missione a cui si è dedicata totalmente, mantenendo un legame affettivo con tutti i suoi ex-allievi e venendo da loro ricambiata – ha proseguito la nipote Belinda – era inoltre legatissima anche alla parrocchia di Pontorme e a tutte le attività che ruotavano intorno a essa come il teatro, le gite e il coro. I suoi ultimi allievi sono stati gli adorati nipoti, che hanno sempre trovato in lei un punto di riferimento. E non solo loro: Alfredo Giani, un suo ’allievo’ nonché vicino di casa, l’ha definita “una maestra“ oltre che “un punto di riferimento in un periodo difficile e in un paese difficile“. E penso che queste siano le parole più commoventi ed affettuose per ricordare mia zia".

Una vera e propria ondata di affetto e condoglianze, quella che sta sommergendo i parenti di Giulietta in queste ore. Con un desiderio: far sì che uno spazio della Carrucci possa un giorno portare il suo nome. "Intitolarle un’aula della scuola? Sarebbe sicuramente una cosa bellissima – ha confermato Bitossi –, ma la vicinanza che stiamo ricevendo ci ha già confermato una volta di più quanto zia Giulietta fosse amata dai ’suoi’ pontormesi".