ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

È morto don Giuseppe Ratti: "Trent’anni accanto alla gente"

Castelfiorentino in lutto. Giovedì pomeriggio si è spento il parroco di Castelnuovo d’Elsa e Dogana

Don Giuseppe in un momento felice in una foto tratta dalla pagina Facebook “L’Araldo - Diocesi di Volterra“

Don Giuseppe in un momento felice in una foto tratta dalla pagina Facebook “L’Araldo - Diocesi di Volterra“

Castelfiorentino, 19 aprile 2025 – Castelfiorentino in lutto. Giovedì pomeriggio si è spento don Giuseppe Ratti, parroco di Castelnuovo d’Elsa e Dogana, nel comune di Castelfiorentino, diocesi di Volterra. Aveva 68 anni. Figura amata e punto di riferimento per l’intera comunità, don Giuseppe era stato colpito da un malore lo scorso 8 aprile, proprio mentre si accingeva a celebrare la Messa. Nato a Mairago, in provincia di Lodi, il 5 settembre 1955, era stato ordinato sacerdote nella Cattedrale di Volterra nel 1984 per imposizione delle mani del vescovo Roberto Carniello. Dopo un primo incarico come vicario a Santa Maria della Marca, nel 1990 era divenuto parroco di Castelnuovo d’Elsa e, dal 2003, anche della parrocchia di Dogana.

Per oltre trent’anni ha svolto il suo ministero con discrezione, umiltà e grande dedizione, accompagnando generazioni di fedeli nel cammino spirituale. La salma è esposta da ieri alla cappella mortuaria della Pieve dei Santi Ippolito e Biagio a Castelfiorentino. Le esequie saranno celebrate domani alle 17 nella chiesa di Santa Maria della Marca. A presiederle sarà il vescovo Roberto Campiotti. La comunità si stringe nel ricordo e nella preghiera per un pastore buono, che ha lasciato un’impronta profonda nei cuori di molti.

"Una notizia che lascia nella comunità un dispiacere immenso – commenta la sindaca Francesca Giannì –. Di lui voglio ricordare la risata che strappava a tutti con il suo fare scherzoso che ho riscoperto durante gli anni di organizzazione della festa della Francigena, da volontaria, dove non mancava mai di dare il suo supporto, a modo suo. Mancherà a tutta la comunità. Lo saluteremo durante la Pasqua, forse un ultimo segno del suo stile".