YLENIA CECCHETTI
Cronaca

È morto Mauro Boldrini. Riferimento del circolo e dei ’primi’ calciatori

Classe 1927, con lui se ne va un pezzo di storia di Fontanella e non solo. Fu tra i soci fondatori dell’Arci e presidente della società sportiva. .

Mauro Boldrini, detto «Pastine», in un momento felice con la moglie Pierina

Mauro Boldrini, detto «Pastine», in un momento felice con la moglie Pierina

di Ylenia Cecchetti

EMPOLI

Novantasette anni vissuti con passione e impegno. Quasi un secolo di vita spesa sempre a Fontanella dove è nato nel 1927, cresciuto, e dove si è spento silenziosamente, circondato dall’affetto dei suoi cari. È stato un pilastro per la comunità della frazione empolese, Mauro Boldrini. Memoria storica del paese, “Pastine“ era tra i più attivi – e anziani – della comunità. Tanti e tutti importanti i ruoli ricoperti a Fontanella.

Boldrini è stato presidente dell’associazione civile proprietaria dell’immobile della Casa del Popolo della frazione, fondata negli anni ’60. Una colonna portante del Circolo Arci e presidente tra gli anni ’80 e ’90 della società sportiva Fontanella, dove è rimasto alla guida anche dopo la fusione con il Sant’Andrea. Marito di Pierina con cui ha condiviso un amore lungo una vita intera, babbo di Sandra e Monica e nonno e bisnonno speciale per dieci nipoti, ha seguito con attenzione e premura il cambiamento e la trasformazione della ’sua’ Fontanella, restando negli anni un punto di riferimento per la comunità che oggi lo piange e lo ricorda con affetto.

Si interessava di tutto, Mauro. Soprattutto della vita politica, e c’era sempre per il paese. C’è stato anche a giugno del 2023 per il 65esimo anniversario della Casa del Popolo, omaggiato come uno dei soci fondatori. Benvoluto da tutti, chi lo ha conosciuto davvero lo ricorda come "una persona sempre solare, sorridente e amico per tanti. Un uomo gentile ed educato, dall’animo nobile e dal cuore sincero".

Ed è stato un padre orgoglioso quando ha assistito alla vera svolta del Circolo. Per la prima volta nella storia l’Arci di Fontanella, ha avuto nel 2021 come presidente una donna, Monica Boldrini, subentrata a Gioacchino Macaione, rimasto in carica per oltre 20 anni. "Il giudizio e l’insegnamento di mio padre – ricorda oggi la presidente, Monica Boldrini – hanno contribuito tanto nella decisione di cogliere questa sfida. Ho seguito le radici, era contento. Ha insegnato a tutti noi il valore dell’onestà restando buono, generoso e mai litigioso".

Per i Boldrini il Circolo è stato una seconda casa. È lì che a Mauro è stato affettuosamente ribattezzato “Pastine“, "perché era un giocatore incallito di carte – raccontano i familiari – e vinceva spesso. All’epoca si mettevano in palio i dolcini di pasticceria. Toccavano quasi sempre a lui...". Veniva da una famiglia umile, Mauro. Il padre era un barrocciaio, lui riuscito ad acquistare un camion iniziò a vendere legna e carbone in tutto il paese. Lavorava in proprio, inizialmente per conto dello storico zuccherificio di Fontanella, poi trasportando grano, fino al carbone e alle bombole del gas.

Tra le grandi passioni, il suo pezzo di terra in cui si dilettava nel tempo libero. Ma soprattutto il calcio. Tifoso sfegatato dell’Inter, strappa un sorriso il ricordo dell’unica partita vista a San Siro, un regalo delle figlie. "Fu chiamato agli altoparlanti e festeggiato come lo spettatore più anziano di tutto lo stadio. Era già ultra ottantenne, ma conservava l’animo di un ragazzino". Per chi vorrà dargli l’ultimo saluto, i funerali alle 10 di oggi nella chiesa Sacro Cuore di Gesù a Fontanella.