REDAZIONE EMPOLI

È polemica sulle assenze: "Chi era a protestare porti la giustificazione"

Genitori preoccupati per le ripercussioni sul voto in condotta. La preside del Pontormo: "Sarà il collegio dei docenti a valutare".

È polemica sulle assenze: "Chi era a protestare porti la giustificazione"

Il tam tam è partito dal Fermi-Da Vinci che ha messo in piedi l’iniziativa per poi coinvolgere altri istituti empolesi. "Un’iniziativa che approvo, per la tematica - conferma il dirigente Gaetano Flaviano - Hanno fatto bene i ragazzi. Ma in quanto assenti, devono portare la giustificazione". E qui si innesca il dibattito con la preoccupazione mostrata da qualche genitore, che l’aver partecipato alla manifestazione contro la violenza sulle donne possa in qualche modo penalizzare la condotta dei ragazzi.

"L’assenza di ieri - hanno riferito i genitori di alcuni studenti del Pontormo - sarà considerata assenza collettiva e dovrà essere giustificata dai genitori anche per i maggiorenni. Come se il motivo - ecco il dubbio - fosse di gravità tale da non bastare la firma dei maggiorenni. Potrebbe incidere sul voto in condotta. Stiamo cercando di educare i nostri figli su questo tema, non è giusto che tornino a casa intimoriti dal voto in condotta". Abbiamo chiesto delucidazioni alla dirigente Filomena Palmesano che ha chiarito tutti i punti. "I rappresentanti di istituto - spiega Palmesano - sono venuti a propormi la manifestazione venerdì e lunedì scorso. Al di là della tematica di assoluto rilievo, che va necessariamente passata alle nuove generazioni, la perplessità è sulla modalità. Il 25 novembre come istituto abbiamo organizzato tante attività di sensibilizzazione. Varie classi hanno partecipato a Donne al Centro, e il 28 si è svolta l’assemblea d’istituto, momento di dibattito e riflessione tra tutte le classi. Siamo da sempre impegnati sulla questione. Forse, invece di manifestare alle 8 del mattino, si poteva pensare a una fiaccolata serale, o a ritrovarsi all’orario di uscita delle 14". Altre forme meno incisive, insomma, una posizione quella espressa da Palmesano, già condivisa con i ragazzi. Altro punto. "La manifestazione è stata organizzata da un gruppo non ben identificato di studenti di un altro istituto. Nel nostro regolamento, c’è la deroga alle assenza collettive in caso di manifestazioni promosse da organizzazioni studentesche ma non è questo il caso. Se dietro ci fosse stata la consulta provinciale, un collettivo, un ente, avrei di certo appoggiato la proposta".

L’assenza collettiva viene considerata quando si supera il 50% + 1. In questo caso, come spiega la dirigente, è d’obbligo informare il genitore dell’assenza, "anche perché non sappiamo se lo studente sia rimasto a casa per altri motivi, alla manifestazione non segnano le presenze". Quando l’assenza di massa si verifica per una sola classe "è il consiglio di classe che si riunisce e valuta l’opportunità di prendere dei provvedimenti, tra cui abbassare di un punto il voto di condotta del trimestre". Ieri l’assenza al Pontormo ha riguardato perlopiù studenti sparpagliati e poche classi intere. "Sarà il collegio docenti nella prossima riunione a valutare se è il caso di abbassare la condotta oppure no, in base alle motivazioni didattiche che c’erano dietro all’evento".

Ylenia Cecchetti