
I sindaci dell’Empolese Valdelsa hanno condiviso messaggi toccanti e foto amarcord. C’è anche chi ha conosciuto il Santo Padre in un momento di grave difficoltà personale.
“Il dolore se condiviso si dimezza“. Ma ieri, nel giorno del lutto più grande per la Chiesa (e non solo), non c’è stata consolazione possibile, neppure nelle parole di San Tommaso d’Aquino. Nessun balsamo per una sofferenza senza confini. Anche l’Empolese Valdelsa è stato attraversato da un fiume di lacrime e ricordi, senza soluzione di continuità. Dal mondo del calcio – con l’Empoli Fc che si è unito al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco con la sua celebre citazione “Anche con una palla di stracci si fanno dei miracoli“ – a quello delle istituzioni e della politica, con in primis il senatore dem Dario Parrini che ha definito "enorme" il vuoto che resta.
E così, uno dopo l’altro, i sindaci del nostro territorio. "Il nostro Santo Padre ha lasciato questa terra. Siamo tutti più soli – le parole di Alessio Mantellassi, primo cittadino di Empoli –. Grazie Santità, per averci preso per mano quando eravamo un po’ smarriti. Per averci consolato quando avevamo paura. Per averci ricordato di voler bene al pianeta, agli uomini, di considerarsi “fratelli tutti”, di ascoltarsi e capirsi oltre le differenze. Per aver messo sempre al centro la speranza, che nutre la nostra esistenza. Per essere stato parroco del mondo, quando il mondo aveva bisogno di un pastore mite e dolce".
E poi da Montespertoli l’omologo Alessio Mugnaini che ha voluto condividere anche una foto con Bergoglio: "Francesco, un Papa venuto quasi dalla fine del mondo per essere esempio di umiltà, di ricerca continua del diritto alla pace, di attenzione ai poveri e agli ultimi. La sintesi del suo servizio è rappresentata dall’essere sempre presente in ogni luogo, dall’abbattere muri e dal non smettere mai di scuotere le coscienze. Grazie anche per la vicinanza mostrata al messaggio del nostro Don Lorenzo Milani e per aver ricevuto una delegazione montespertolese nell’occasione del centenario dalla nascita del priore di Barbiana. Grazie per tutto, Papa Francesco, sono convinto che il suo esempio non sarà vano".
"Perché con Lui si chiude un pontificato che ha lasciato un segno profondo nella storia della Chiesa – sembra quasi fargli eco il sindaco di Vinci, Daniele Vanni –: un cammino segnato dal dialogo, dalla richiesta continua di giustizia sociale e da una profonda attenzione verso gli ultimi. Amato per la sua semplicità Papa Francesco lascia un’eredità di riforme e di umanità che continuerà a parlare al mondo. Ricordiamolo in questo momento soprattutto per il suo instancabile impegno per la pace e il dialogo tra i popoli". Edoardo Antonini, vicesindaco di Capraia e Limite, ha ricordato il giorno in cui ha incontrato il Papa, a ottobre 2019, come "un’emozione indimenticabile, per la vita". "Ho avuto l’onore di scambiarci due parole e stringergli la mano in un mio momento personale molto delicato – racconta Antonini –: gli chiesi di pregare per la mia mamma e per i miei nonni che erano scomparsi da poco".
Anche il presidente del Consorzio di Bonifica 3, Paolo Masetti, ieri ha condiviso commosso un’immagine dell’udienza papale dedicata ai sindaci del 5 febbraio 2022 cui partecipò nelle vesti, allora, di sindaco di Montelupo. "Ebbi modo di parlarci – rammenta –: cordiale, informale, una persona dal grande carisma.Un incontro che ricordo con grandissimo piacere". "Ognuno di noi porta con sé quel sorriso, quel volto, quelle parole evangeliche tali da essere guida per tutti", il messaggio invece della sindaca di Cerreto, Simona Rossetti. Mentre da Montaione Paolo Pomponi, pubblicando su Fb una foto ricordo, parla di "una perdita immane, per me è stato una Guida di vita e di speranza. Che il Signore ci doni un sostituto all’altezza". All’altezza di un’esistenza diventata baluardo perché "è morto come è vissuto – commenta il sindaco di Gambassi Terme, Sergio Marzocchi –, tra la gente con la semplicità e l’umiltà che hanno segnato il suo intero percorso".
Ma il cordoglio arriva anche "da un angolo visuale assolutamente laico, quale il mio – scrive Giovanni Campatelli, sindaco di Certaldo –: la sua scomparsa segna la fine di una voce che ha saputo parlare a tutti, credenti e non". Poi il ringraziamento della fucecchiese Emma Donnini: "Ci hai dato tanta Speranza in un mondo che ci spaventa". Sulla stessa linea le parole del sindaco di Montelupo Fiorentino, Simone Londi: "Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda – il suo pensiero –. Grazie Francesco, riposa in pace".
A Castelfiorentino, terra contraddistinta dalle due Diocesi (di Firenze e di Volterra), si pensa già a un modo per ricordare il Santo Padre. "Il caro Papa lascia in tutti noi il ricordo di un capo di Stato e religioso solido, al passo con i tempi in un quanto mai difficile compromesso di equilibrio tra una Chiesa leale ai propri principi e moderna – commenta la sindaca Francesca Giannì –. Importantissimi i suoi messaggi sulla cura del Creato, sul concetto di amore, sulla necessità di testimoniare un mondo di pace. Avremo modo di ricordarlo come Comune con le due Diocesi che qui si incontrano e convivono".
Elisa Capobianco