È un’estate jazz: "Evans nel cuore" dei Kind of Bill

Musica di alta qualità nel giardino del Torrione. Il noto trio si racconta in un progetto inedito. .

È un’estate jazz: "Evans nel cuore" dei Kind of Bill

È un’estate jazz: "Evans nel cuore" dei Kind of Bill

Prosegue nel giardino del Torrione di Santa Brigida la 16esima edizione dell’Empoli Jazz Summer Festival. Dopo Umbria Jazz e Spoleto Festival, lunedì prossimo alle 21.30 “Kind of Bill“ approda anche a Empoli a testimonianza della costante crescita del festival. Un tributo a Bill Evans, scomparso 44 anni fa, e alla sua musica da parte di Dado Moroni, Eddie Gomez (contrabbasso) che fece parte del trio di Bill Evans per undici anni e Joe La Barbera (batteria), che fu con Evans nei suoi ultimi due anni.

È la prima volta che venite a Empoli Jazz? Che accoglienza vi aspettate?

"Sì, è la prima volta che suoniamo con il nostro progetto Kind of Bill a Empoli, è l’inizio del tour, è la terza data e siamo molto contenti di venire in Toscana, patria di Dante e di molti altri artisti che hanno scritto la storia della cultura italiana e in particolare nella città di Iacopo Carrucci detto il Pontormo e del musicista Ferruccio Busoni".

Come è nata l’idea di realizzare questo progetto per celebrare Bill Evans e la sua musica?

"Il primo tour di Kind of Bill è stato fortemente voluto da Dado Moroni, in collaborazione con Zenart, omaggio alla musica di Bill Evans, il titolo del progetto deriva da un brano scritto da Joe La Barbera – presente anche nel disco – e che si chiama appunto Kind of Bill, uscito con Egea e registrata a San Remo".

Come era l’uomo Evans e cosa distingueva la sua musica?

"Bill era una persona molto introversa, dentro la musica h24, quando eravamo in tour ascoltavamo la musica classica e poi ci faceva sentire altri jazzisti famosi in quel periodo. Una persona totalmente meravigliosa e che ha dato alla musica un contributo che rimarrà impresso nei secoli. Questo progetto è un omaggio a tutta la sua vita".

Cosa rappresenta per voi Empoli Jazz?

"Siamo davvero entusiasti di partecipare ad un festival così prestigioso, ringraziamo il direttore artistico Filippo d’Urzo, per averci dato questa opportunità e speriamo di lasciare la scia così come l’ha lasciata il grande Bill Evans".

S.C.