Novità in vista nel territorio certaldese per chi desidera una casa in affitto, ma che purtroppo per difficoltà economiche o per lavoro precario non possiede le giuste garanzie. Grazie a “Casae“, cooperativa sociale con sede a Empoli accreditata dalla Regione Toscana, che ha come obiettivo principale quello di reperire alloggi per metterli a disposizione di chi ne ha la necessità, partirà un progetto per aiutare proprio chi non riesce ad accedere al mercato immobiliare tutelando, allo stesso tempo, il locatore. All’incontro di presentazione, organizzato dal Comune di Certaldo insieme alla Regione Toscana e alla Società della Salute, erano presenti l’assessora al sociale Romina Renzi; il presidente di “Casae“, Marco Peruzzi; il dirigente SdS Empolese Valdarno Valdelsa Franco Doni e l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli.
"Questo progetto nasce dal bisogno di dare una risposta a tutte quelle persone, single, coppie, famiglie che ci chiedono aiuto per trovare casa pur senza grosse difficoltà di reddito – commenta l’assessora al sociale Romina Renzi –, ma che purtroppo non hanno le garanzie necessarie che il mercato immobiliare oggi richiede per poter prendere una casa in affitto". Un territorio infatti quello certaldese, dove il 25-30% degli immobili residenziali, pari a circa 2mila abitazioni, risultano sfitte proprio perché i possessori di abitazioni preferiscono lasciarle vuote per la paura di non essere pagati e allo stesso tempo magari veder danneggiato il proprio immobile.
"“Casae“, con questo progetto diviene l’elemento che mette insieme la domanda e l’offerta – aggiunge Marco Peruzzi di Casae – perché ci facciamo garanti non solo pagando il canone per l’intero periodo del contratto a chi affitta l’immobile, ma grazie a una polizza stipulata ci facciamo carico anche di possibili danni arrecati all’immobile". “Casae“ in sostanza stipulerà il contratto di affitto con il proprietario per poi subaffittarlo a utenti bisognosi individuati insieme allo sportello di “Casae“ e al servizio socio–sanitario garantendo quindi una sicurezza per i proprietari degli immobili. Inoltre “Casae“ offrirà agli affittuari anche un supporto educativo, curando sia la parte relazionale per ambientarsi nel condominio sia quella organizzativa della stessa abitazione, insegnando il rispetto delle regole e facendo scoprire i servizi offerti sul territorio.
"Negli ultimi cinque anni ci siamo accorti purtroppo dell’enorme aumento anche della fascia senza garanzie – fa notare Franco Doni dirigente del distretto sanitario – quindi ci siamo dovuti interporre in modo efficace, creando questa relazione con Casae per uno scopo comune, far fronte a questo disagio, perché solo con le nostre forze e con il supporto delle associazioni di volontariato non era sufficiente intervenire in tutte queste problematiche". Una problematica sempre più frequente nel nostro territorio che, se non sarà posto un rimedio efficace, rischia di far nascere nuovi ’ultimi’ creando un ulteriore disagio sociale.
"Questo disagio è uno dei temi al centro della discussione tra Regioni, Società della Salute e Comune – conclude l’assessora regionale Serena Spinelli – perché soprattutto nel periodo Covid, quando bisognava rimanere nelle proprie abitazioni, ci siamo accorti che c’era chi proprio l’abitazione non c’è l’aveva e quindi bisogna fare in modo di sanare il rapporto fiduciario per tutti coloro che vogliono mettere in affitto il proprio immobile mettendo in relazione la domanda con l’offerta". Un primo incontro quindi di stimolo e fiducia a tutti coloro che vorranno affittare il proprio immobile aprendo uno spiraglio di speranza a quelli che fino a oggi hanno trovato le porte chiuse nel mondo immobiliare.
Paolo Sirigatti