Tra tante emergenze, ce n’è una che - almeno per quest’estate - non ha i contorni drammatici dello scorso anno: quella del sangue. L’estate è da sempre il periodo dell’anno di maggiore sofferenza per il sistema sangue regionale e nazionale. Ma in questa stagione 2023, l’azione di coordinamento dell’assessorato alla salute, attraverso il Centro regionale sangue, ha messo le varie Aziende sanitarie della Toscana in grado di prevenire la carenza estiva con largo anticipo. Un dato confermato anche nell’Empolese Valdelsa dove, dati alla mano, rispetto al 2022 nei primi sette mesi dell’anno la flessione è stata minima. "Abbiamo registrato solo uno 0,29% in meno delle donazioni rispetto allo scorso anno - spiega Guido Crudeli, referente zonale Avis - Un dato che si traduce in un calo di 14 donazioni, dal 1 gennaio al 31 luglio. Siamo stati sul pezzo, con campagne pubblicitarie importanti, affissioni, passaparola: non ci siamo fermati neppure ad agosto, mese positivo in cui ci auguriamo di aver recuperato questo gap minimo. Le prenotazioni ci sono state, le associazioni non hanno mai chiuso per ferie". Un risultato possibile grazie alla sinergia, appunto, tra le associazioni di volontariato, alle quali è demandata dalla legge nazionale l’attività di promozione e sensibilizzazione dei donatori, e le iniziative delle Aziende per ottimizzare le attività sanitarie, il reperimento del personale e soprattutto il miglior uso della risorsa sangue. "Un lavoro così attento e coordinato - ha commentato l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini - è l’esempio di come il lavoro a rete porti a risultati ottimali. Di questo voglio ringraziare tutti gli attori del sistema sangue che hanno dedicato quest’anno particolare attenzione a questo delicato settore che fa da motore alle attività sanitarie, ma si basa su un gesto anonimo, volontario, gratuito e consapevole".
Il valore di questo risultato positivo, come detto, è sottolineato anche dal fatto che negli anni precedenti il periodo estivo era accompagnato da un calo dell’attività, in particolare chirurgica, che quest’anno ha invece conosciuto un’accelerazione per recuperare le prestazioni non erogate per il Covid. In Toscana, quest’anno, per la prima volta dopo parecchi anni, non si sono registrate situazioni di emergenza vera. Sono state 2.772 le donazioni nel 2023 nell’Empolese Valdelsa - dato aggiornato a fine luglio - e 1.896 i donatori. Ma vediamo i numeri delle varie sezioni. L’Avis comunale di Castelfiorentino con 567 donatori ha registrato 897 donazioni; è la seconda sezione per generosità. La medaglia d’oro va a Empoli con 671 donatori a fronte di 912 donazioni. Troviamo poi Cerreto Guidi con 131 donatori e 203 donazioni e Certaldo dove in 93 si sono dedicati al prossimo con 133 donazioni. Montaione ha visto il cuore grande di 95 cittadini mettersi a disposizione per 149 donazioni mentre Montespertoli ha potuto contare su 175 donatori impegnati in 248 donazioni. Infine Vinci, con 164 donatori e 230 donazioni. Ovviamente ognuna delle sezioni ha un numero di iscritti maggiore, ma non tutti hanno ancora donato.
La solidarietà, comunque, non è mai abbastanza e l’appello resta attuale e più vivo che mai. La Regione Toscana e l’assessorato al diritto alla salute rinnovano l’invito a donare sangue e plasma. Si ricorda che possono farlo tutti coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 70 anni, un peso minimo di 50 chilogrammi e che sono in buono stato di salute e in possesso di un documento in corso di validità. Per donare, è sufficiente presentarsi in uno dei centri trasfusionali o contattare un’associazione di donatori. Per maggiori informazioni, chiamare il numero verde 800 556060.
Ylenia Cecchetti