"Empoli: Brenda Barnini conclude il suo mandato con un discorso emozionante e propositivo"

Emozionata quanto basta per trasmettere la passione che ha messo in questi cinque (dieci, a volerla dire tutta) anni, e...

Emozionata quanto basta per trasmettere la passione che ha messo in questi cinque (dieci, a volerla dire tutta) anni, e ben decisa a ripercorrere con precisione chirurgica la sua avventura. Padrona del palco, davanti a una platea che qualcuno ha contato in 400-500 persone, al PalaExpo. Sono arrivati in tanti ieri sera per salutare Brenda Barnini che ha organizzato uno spettacolo in grande stile per il suo fine mandato.

Ha iniziato il suo discorso parlando della sinergia tra amministratori locali, sinergia che fa la forza di un territorio. E in effetti lì ad applaudirla c’erano tanto il governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani con Antonio Mazzeo, quanto il sindaco di Firenze, Dario Nardella,insieme a tanti altri politici. "Massima solidarietà al sindaco di Bari Decaro. Noi sindaci dobbiamo stare uniti", ha tenuto a precisare subito.

Poi passo dopo passo il discorso si è fatto sempre più denso, toccando i cavalli di battaglia della sindaca che – tra le prime riflessioni – ha voluto dedicare una riflessione alla guerra ma anche all’integrazione. "A Empoli il 18 per cento della popolazione è d’origine straniera – fa i l punto Barnini –: la volontà è stata e deve essere l’integrazione". E il pensiero va al momento "emozionante" in cui il Comune regala la Costituzione ai suoi nuovi giovani cittadini appena maggiorenni. "Perché siamo una città inclusiva", è il concetto che viene ribadito poco dopo descrivendo la "crescita" rivoluzionaria che ha segnato quest’ultima fase della storia empolese.

Immancabile il riferimento alla "lunga lista" di opere realizzate e finanziate, con i soldi del Pnrr e non solo: dal teatro Il Ferruccio, "i cui lavori partiranno a giugno", ai milioni spesi per le scuole e per le infrastrutture, dall’attenzione al verde all’impegno per contrastare il rischio idraulico. "Sempre avanti secondo uno sviluppo che non dimentica l’ambiente – ha detto Barnini –: noi non siamo per la decrescita felice, anzi siamo convinti che ecologia ed economia debbano e possano procedere insieme". Il monologo-fiume è stato interrotto verso le 22.15 da un imprevisto: una donna in platea sviene molto probabilmente per un calo di pressione. Barnini ferma tutto e corre ad appurare che non si tratti di niente di grave. Momenti di tensioni a cui segue per fortuna il lieto fine. L’evento proseguirà – mentre il nostro giornale va in stampa – con gli interventi degli ospiti e della squadra-Barnini, della sua amata giunta.