Il primo gol in casa in campionato di Esposito non è bastato all’Empoli per evitare la terza sconfitta di fila. Un ko che sostanzialmente ha ricalcato nell’andamento i due precedenti con Torino e Atalanta, dove dal punto di vista della prestazione la squadra di D’Aversa ha fatto bene, salvo essere punita dagli episodi. È chiaro che rispetto a quelle con granata e bergamaschi, decise da due eccezionali giocate di singoli, sebbene anche con l’Atalanta i primi due gol incassati sono stati condizionati da altrettanti sbagli, in quella di sabato scorso contro il Genoa è stato proprio l’Empoli a buttarla via.
Troppo gravi, come ha sottolineato lo stesso tecnico a fine gare, gli errori commessi in difesa e in attacco con la squadra di Vieira che, pur facendo onestamente poco per vincere, è stata brava a sfruttare i ‘regali’ azzurri. Le concomitanti sconfitte di Cagliari e Venezia hanno lasciato intatto il margine di vantaggio sulla zona calda, 5 punti, e con una giornata ancora da disputare a chiusura del girone di andata anche i 19 punti attuali sono comunque un bottino più che soddisfacente visti i 13 con cui ‘girò’ l’anno scorso la squadra di Andreazzoli. Allo stesso tempo però non possono far dormire sonni tranquilli nonostante finora l’Empoli non sia mai stato realmente coinvolto nella zona ‘calda’ della classifica, perché anche Sassuolo e Frosinone la scorsa stagione si presentarono al via del girone di ritorno con 19 punti e alla fine sono retrocesse entrambe.
In quest’ottica sarà fondamentale cominciare al meglio il nuovo anno tornando a far punti nello scontro diretto di Venezia di sabato prossimo alle 15. Il quarto ko di fila, infatti, rischierebbe di far entrare la squadra in un pericoloso circolo vizioso che potrebbe diventare di non facile gestione visti soprattutto i tanti giovani in rosa che non hanno ancora l’esperienza necessaria per assorbire determinate situazioni. Certo che alla luce delle prestazioni offerte da capitan Grassi e compagni nelle ultime gara la fiducia non può certo mancare. È chiaro che specialmente dietro sono stati commessi degli errori che finora non si erano mai visti e che possono pertanto rappresentare un piccolo campanello di allarme. La squadra, però, non ha mai perso la propria identità e nonostante le tante assenze ha sempre giocato con coraggio raccogliendo meno di quanto seminato. La strada quindi è quella giusta, ma è importante invertire quanto prima la rotta per poter affrontare con più serenità sia il terzo scontro diretto di fila contro il Lecce sabato 11 gennaio alle 15 in casa, sia il successivo tour de force che vedrà gli azzurri affrontare in un mese Inter, Bologna, Juventus e Milan.