Empoli Jazz . Bobby Watson in concerto

Domani, 21.30, nel Giardino del Torrione S. Brigida. Unica data estiva in Italia dell’artista internazionale .

Empoli Jazz . Bobby Watson in concerto

Empoli Jazz . Bobby Watson in concerto

EMPOLI

Nuovo appuntamento con la 16esima edizione dell’Empoli Jazz Summer Festival al Torrione di Santa Brigida, dove domani alle 21.30 arriva un icona del Jazz mondiale come Bobby Watson. Dopo l’apertura di Jacopo Ferrazza con Wood Tales in contrabbasso solo, il sax alto di Watson suonerà nel Quartet Appointment insieme a Jordan Williams al pianoforte, Curtis Lundy al contrabbasso e Victor Jones alla batteria. Unica data italiana del suo tour, come mai ha scelto Empoli? "Ci conosciamo da diverso tempo con il direttore artistico Filippo d’Urzo e gli amici di Empoli Jazz e durante un incontro a Bergamo Jazz la scorsa primavera, è nata la possibilità di questo concerto per la quale, insieme ai miei musicisti, vogliamo ringraziarli per l’invito". Che serata si dovrà aspettare il pubblico Empolese e toscano? "Piena di energia positiva e di grande musica, in quello che proporrò non ci sarà nulla di datato o routinario, ma una musica spumeggiante, contagiosa, emotivamente generosa e di grande classe; cercherò di avere una larga tavolozza timbrica, feeling, senso del jazz e del blues". Dopo tanti anni di carriera quale è il segreto per l’energia che ancora oggi trasmette la sua musica? "Sono convinto che il jazz sia un’eredità che ci è stata lasciata e io devo impegnarmi a tramandarla.

È una missione: a me era accaduta la stessa cosa, se non ci fossero stati i vecchi musicisti a indicare la strada da seguire, mi sarei perso". Vede un nuovo Bobby Watson nel panorama jazzistico internazionale? "Non lo se se esiste un nuovo Bobby, ma ricordo ancora di aver attraversato la sezione "jazz" alla Tower Records negli anni Settanta, cercando di trovare la mia strada attraverso l’ampia gamma di artisti jazz con cui iniziare. E ho continuato cercando delle collaborazioni tra i vari musicisti jazz, anche in Italia, dove ne ho avute molte. Amo l’Italia e la Toscana dove ho conosciuto persone competenti e amanti del jazz sia tra gli organizzatori che tra il pubblico. Ricordo quando suonai in un meraviglioso parco con Art Blakey e Wynton Marsalis". Simone Cioni