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Empoli sconfitto dal Torino: un gol di Adams decide la partita

L'Empoli domina ma spreca, il Torino vince con un gol di Adams da centrocampo. D'Aversa recrimina sulle occasioni mancate.

Adams pesca il jolly da metà campo. E il Toro frena la corsa degli azzurri

Tante le occasioni, agli uomini di D’Aversa è mancato solo il gol (FotoGermogli)

di Simone Cioni

Sconfitta amara per l’Empoli, che cede di misura al Torino al termine di una partita in cui anche il pari gli sarebbe stato stretto. Scelte praticamente obbligate per D’Aversa, che recupera solo Grassi per la panchina. Così, l’unica variazione rispetto all’undici sceso in campo a Verona è Colombo al posto dell’infortunato Pellegri. L’ex Monza ed Esposito giocano molto vicini e si scambiano spesso la posizione con Cacace che invece resta più spostato a sinistra.

Gli azzurri iniziano con personalità prendendo subito in mano le redini del gioco e dopo nemmeno un quarto d’ora il Torino si trova con due centrali difensivi su tre ammoniti, Masina e Coco. Anjorin e Maleh lavorano bene in mezzo al campo, Gyasi e Pezzella spingono sulle fasce e la difesa fa sempre buona guardia sugli avanti granata.

L’Empoli è autentico padrone del campo per tutto il primo tempo, fatta eccezione per una manciata di minuti poco dopo la mezz’ora quando ci vogliono due grandi interventi di Vasquez per negare il gol prima all’ex Ricci e poi a Sanabria, entrambi arrivati a concludere con due colpi di testa ravvicinati su cross dalla sinistra di Sosa e Pedersen.

Agli uomini di D’Aversa manca soltanto il gol perché le occasioni ci sono, a partire dal tocco morbido in area di Esposito per Gyasi al 15’, stoppato in corner da una provvidenziale scivolata di Coco. Sul successivo angolo l’Empoli segnerebbe anche con Ismajli in mischia, ma l’arbitro aveva già fermato il gioco per un fallo di Maleh su Milinkovic-Savic in uscita. Il portiere del Torino risponde presente anche sulla conclusione di Anjorin al 24’ e soprattutto sulla rasoiata di Colombo dal limite dell’area due minuti più tardi.

Al 39’ invece è Cacace a chiedere invano un calcio di rigore per la trattenuta di Pedersen in area. La maglia dell’esterno neozelandese effettivamente si allunga, ma l’arbitro (direzione di gara rivedibile) non reputa l’intervento di entità tale da meritare la massima punizione e il Var in questo caso non interviene in quanto classica valutazione di campo.

Nella ripresa Vanoli gioca subito la carta Vlasic per Gineitis e si mette a specchio con gli avversari passando al 3-4-2-1 con il croato e Karamoh dietro a Sanabria, ma è ancora l’Empoli a rendersi pericoloso con il solito Colombo e soprattutto con Cacace, che al 54’ si divora un gol clamoroso da due passi. Nel secondo tempo comunque c’è anche il Torino, che si fa pian piano più intraprendente. I granata creano qualche grattacapo su un paio di calci d’angolo, ma l’Empoli quando riparte da sempre la sensazione di poter far male. In alcuni frangenti manca però la ‘cattiveria’ necessaria.

Poco dopo l’ora di gioco Vanoli rivoluziona l’attacco inserendo per gli evanescenti Karamoh e Sanabria il giovane Njie e lo scozzese Adams ed è proprio quest’ultimo al 70’ a beffare Vasquez fuori dai pali con una splendida conclusione da poco oltre la linea di centrocampo. L’Empoli accusa il colpo e rischia di incassare anche il secondo gol, ma stavolta il rasoterra di Adams termina di un soffio a lato alla destra di Vasquez. Una volta in vantaggio il Torino acquista fiducia e gestisce meglio, mentre l’Empoli ci prova generosamente ma con molta meno lucidità. Così al triplice fischio finale sono i granata a fare festa, con gli azzurri che si mangiano le mani per le tante occasioni sprecate.