MARCO BROGI
Cronaca

“Nostra figlia molestata nel locale”. Aggressioni e minacce a un cuoco, poi i parenti tentano l’estorsione

La ragazza avrebbe subito delle avances indesiderate nel ristorante dove lavora come cameriera. Dopo lo sfogo in famiglia, la ’spedizione’ che ha portato al doppio arresto da parte dei carabinieri

I carabinieri della Compagnia di Poggibonsi e Scandicci hanno ricostruito la vicenda (foto d’archivio)

I carabinieri della Compagnia di Poggibonsi e Scandicci hanno ricostruito la vicenda (foto d’archivio)

Empoli, 4 ottobre 2024 – Il cuoco di un ristorante che fa delle avances a una cameriera, la ragazza che racconta tutto ai familiari, che prima aggrediscono e minacciano il cuoco e poi intimano al titolare dell’esercizio di consegnargli 20mila euro come risarcimento per il tentato approccio del suo dipendente nei confronti della loro congiunta. Ma invece dei soldi per i familiari della ragazza sono arrivate le manette. È quanto avvenuto la notte del 25 settembre in un ristorante tra Poggibonsi e Barberino Tavarnelle. Tutti cinesi i protagonisti di questa storia, comprese le due persone arrestate dai carabinieri per tentata estorsione ai danni di un loro connazionale: un 37enne e un 46enne, entrambi residenti a Empoli. Tutto inizia quando il cuoco del ristorante cinese ci prova con la giovane cameriera. Lei, a quanto pare, non gradisce, e mette al corrente dell’accaduto i suoi familiari. Due di loro decidono di entrare in azione. E lo fanno in maniera piuttosto energica, senza andare troppo per il sottile, stando a quanto riferiscono i carabinieri. 

I due uomini prima aggrediscono e minacciano il cuoco, poi intimano al proprietario del ristorante di consegnargli 20mila euro: nella loro ottica una sorta di risarcimento per il tentativo di approccio del suo dipendente nei confronti della loro congiunta. Un gesto, quello dei due familiari della ragazza, che da lì a poco li avrebbe messi seriamente nei guai con la giustizia. I due, dopo l’arresto per tentata estorsione, sono stati condotti nel carcere di Sollicciano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Dopo l’udienza di convalida che si è svolta al Tribunale di Firenze, sono stati rimessi in libertà con l’obbligo di dimora nel Comune di residenza. Come dire, insomma, che non potranno uscire dal territorio di Empoli. Pena altri guai giudiziari. La vicenda ha suscitato un certo scalpore all’interno della nutrita comunità cinese della Valdelsa senese e fiorentina. Una comunità che si è ben integrata e che gestisce anche numerosi esercizi pubblici, tra cui il ristorante tra Poggibonsi e Barberino Tavarnelle, teatro di questa insolita storia.