
Per realizzare un telefono cellulare è necessario estrarre dalla terra molti minerali. Considerando l’uso di smartphone diffuso in tutto il mondo si tratta di una quantità enorme di elementi che vengono ricercati scavando, disboscando vaste aree, demolendo rocce e arrecando quindi danni gravissimi all’ambiente naturale.
L’estrazione delle materie prime avviene spesso con l’utilizzo di processi inquinanti, senza regole e precauzioni, che mettono a rischio la salute dei lavoratori, contaminano il suolo e le acque, producono il progressivo degrado dell’ambiente e la perdita della biodiversità. Il prezzo pagato dall’uomo e da tutti gli esseri viventi per il reperimento di questi metalli è molto alto e a pagarlo sono ancora i paesi in via di sviluppo il cui sottosuolo è ricco di materie prime molto rare.
La maggior parte dei minerali usati per costruire i telefoni e altri dispositivi elettronici viene importato, infatti, dai paesi africani, primo fra tutti la Repubblica democratica del Congo da cui proviene il ricercatissimo coltan, una miscela di minerali rari, componente essenziale nella produzione di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici.