L’appuntamento è per le 15 di martedì alla Casa del Popolo di Avane per un confronto con i candidati di sinistra del territorio sul tema del lavoro. Ma la Cgil zonale ha già scaldato i motori con una lettera - ed un fiume di proposte - volte ad accendere il dibattito politico elettorale. Proposte che partono dai bisogni dei lavoratori e dei pensionati dell’Empolese-Valdelsa. Punto primo, la precarietà soprattutto in ingresso. "Nel 2021 - ha spiegato il coordinatore Cgil del territorio Gianluca Lacoppola - dai dati dei Centri per l’impiego di Empoli e Castelfiorentino risulta che oltre il 50% dei nuovi avviamenti al lavoro siano stati a tempo determinato. I tempi indeterminati sono invece una minoranza. Il 17% nell’empolese e il 7% nella Valdelsa". Delegati e attivisti si confronteranno con i candidati di M5S, Up, Pd, Si-Verdi ma non con le forze politiche di Centro destra.
"Abbiamo scelto chi mette il lavoro al centro del proprio programma - ha chiarito Coppola - e non il razzismo. Non c’è dibattito con chi pubblica video inammissibili denigrando i rom (episodio che ha coinvolto nei giorni scorsi il consigliere leghista Di Giulio a Firenze). L’elenco delle criticità è lungo: tra i temi caldi il lavoro nero, grigio e lo sfruttamento, "un virus che si diffonde e rischia di devastare il lavoro e le stesse comunità". Le idee avanzate dalla Cgil vertono sul potenziamento massiccio dei servizi ispettivi, sul contratto unico di ingresso destinato alla stabilizzazione e legato alla formazione, "abolendo tutti gli altri profili ibridi a partire dal tirocinio extracurricolare. Bisogna ridurre la possibilità di utilizzo del part-time, del tempo determinato e della somministrazione, impedendo un turn over fondato sul mantenimento delle condizioni precarie".
E poi la riduzione degli appalti, "perché siamo convinti che il servizio pubblico debba essere fatto dal pubblico". Lotta all’evasione fiscale e redistribuzione della ricchezza. Quali sono i programmi dei candidati? E poi la scuola. "Al primo suono della campanella si rientra nelle cosiddette classi pollaio con i soliti problemi legati alle cattedre scoperte, ai tagli sugli organici Ata. Dove sta il cambio di rotta?". Lavoro significa anche investire nelle infrastrutture. Per continuare ad attrarre investimenti, secondo la Cgil, occorre potenziare la logistica, rafforzare il trasporto su ferro anche per alleggerire la pressione ormai insostenibile della FI-PI-LI, completando il raddoppio della Empoli-Siena, e valutando il rafforzamento della tratta Pisa-Firenze. "Tra gli aspetti non rimandabili, la creazione di un polo della logistica nel territorio per una gestione integrata del trasporto merci".
Ylenia Cecchetti