
La giunta Giannì ha approvato un nuovo piano di sviluppo da 23 milioni di euro. L’intervento prevede un partenariato pubblico-privato per completare i lavori.
Altri 13 milioni di euro per recuperare e valorizzare in toto l’intera area dell’ex-Montecatini. E’ la cifra che sta cercando di reperire il Comune di Castelfiorentino, anche con il supporto di investitori privati, da aggiungere ai circa 9 milioni di euro provenienti dal Pnrr per i due cantieri attualmente in corso sull’area. E proprio pochi giorni fa, in quest’ottica, la giunta Giannì ha approvato il piano di sviluppo “Hangar Montecatini“, da circa 23 milioni di euro complessivi. Partendo dalle basi, già consolidate: nella precedente legislatura era stato annunciato un maxi-intervento (che sta andando avanti) volto a realizzare otto appartamenti di social housing (per un intervento da oltre 4.600.000 euro già finanziato) e dall’altro a recuperare il paraboloide (5.500.000 circa, anch’esso già coperto in larga parte da fondi Pnrr). Restano tuttavia le opere collaterali oltre alla "necessità di reperire ulteriori fondi per proseguire nella bonifica e l’urbanizzazione dell’area, in modo da valorizzare i diritti edificatori presenti e permettere una effettiva rigenerazione urbana dell’intero comparto", si legge nel progetto.
Ed è per questo che nel nuovo piano di sviluppo figura un intervento chiamato "Partenariato pubblico-privato per la progettazione esecutiva e realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e opere di bonifica, progettazione definitiva esecutiva e realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria e gestione dell’edificio paraboloide nell’area dell’ex-stabilimento industriale Montecatini". Servirebbero risorse per almeno 13 milioni di euro: l’amministrazione comunale mira ad intercettarne nove dal "Bando Aree Dismesse" e poco meno di quattro dalla cessione dei diritti edificatori sull’area. Ed è questa la parte dell’operazione da portare avanti con il privato: una prima manifestazione d’interesse conclusasi il mese scorso ha visto tre società farsi avanti, in attesa di ulteriori sviluppi. L’idea è quella di realizzarvi edifici con funzioni pubbliche, effettuare opere per la rifunzionalizzazione del paraboloide (all’interno del quale potranno essere ricavati spazi da destinare a servizi pubblici e culturali) e di realizzare edifici di edilizia residenziale convenzionata da porre in vendita a prezzi calmierati. Il piano, insomma, c’è: resta da trovare il resto delle risorse.