di Niccolò Galligani Una volta la primavera la portavano le rondini. Da una quindicina di anni nel Padule di Fucecchio a portarla sono i fenicotteri. Da qualche giorno è arrivata una folta colonia di trampolieri, più di cento esemplari, qualcuno ne ha contati fino a circa 150. I fenicotteri una volta di più hanno scelto la cassa di espansione di Cavallaia, a due passi dal canale Maestro, sulla strada che da Massarella porta a Stabbia. Lo stormo è arrivato da alcuni giorni, all’inizio i fenicotteri hanno un po’ giocato a nascondino con fotografi, appassionati e curiosi, alternandosi fra i vari chiari tra il canale Maestro e il Vincio. Poi le acque dai vari chiari si sono ritirate e i trampolieri hanno traslocato in piante stabile a Cavallaia, offrendo un meraviglioso spettacolo. Quello arrivato in Cavallaia è uno degli stormi con il maggior numero di esemplari mai arrivati nella zona umida.
A rendere più singolare il fenomeno è il fatto che di solito questi trampolieri si fermano negli stagni vicino al mare, in Toscana alla laguna di Orbetello o l’area della Diaccia Botrona a Castiglione della Pescaia. Più difficilmente nelle paludi interne. Ma come detto ormai abitualmente i fenicotteri nei loro spostamenti migratori hanno imparato a fermarsi nella nostra zona umida. La zona della Cavallaia è una delle preferite, l’acqua non è molto alta e i trampolieri possono nutrirsi con larve di insetti, gamberi, frammenti di piante acquatiche.
I primi arrivi in Padule risalgono al 2011 con l’arrivo di un nutrito gruppo di una settantina di esemplari. Alcuni di questi fenicotteri erano inanellati e grazie a una sosta che durò alcuni giorni fu possibile l’identificazione da parte del personale del Centro di ricerca del Padule di Fucecchio. Grazie a cannocchiali ad alta definizione fu possibile leggere una parte degli anelli e si scoprì che la maggior parte dei fenicotteri provenivano dalla vasta colonia riproduttiva presenti nelle valli della foce del Po a Comacchio, ma alcuni anche da più lontano, dalla Camargue e uno addirittura proveniente dal delta di Gediz, sulle coste della Turchia. Da allora gli arrivi sono diventati prima annuali e poi con cadenza stagionale.