REDAZIONE EMPOLI

Festa della Liberazione "Difendere la democrazia"

Il sindaco Barnini: "Non diamo per scontata la libertà conquistata nel 1945" . Cerimonie per ricordare il 25 Aprile si sono svolte nei vari comuni della zona

Da Empoli a Certaldo e Castelfiorentino, da Montelupo a Fucecchio e in tutto il Circondario si sono svolte nella giornata di ieri le celebrazioni per il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo.

Un anniversario segnato, per il secondo anno consecutivo, dalla pandemia da Covid 19 e dalle conseguenti misure anti-contagio, visto che fino a ieri tutta la Toscana era ancora in zona arancione. A Empoli l’amministrazione comunale ha celebrato il 76° anniversario con tutti gli onori, ma in forma ridotta. Come dalle disposizioni anticovid non era infatti prevista la presenza di pubblico. C’erano istituzioni, forze dell’ordine e associazioni. Il sindaco Brenda Barnini ha posto la corona di alloro in memoria dei caduti in piazza XXIV Luglio in centro, in piazza del Convento a Santa Maria al monumento dedicato ai partigiani Rina Chiarini e Remo Scappini e quindi al cippo ricordo lungo la via Senese Romana a Fontanella. Alla messa officiata nella chiesa della Madonna del Pozzo dal proposto don Guido Engels e in piazza XXIV Luglio c’erano carabinieri, polizia, guardia di finanza, polizia stradale, polizia municipale, Croce Rossa, Misericordia, Pubblica Assistenza, Aned, Anpi, SPi Cgil, associazione carabinieri.

In piazza anche il presidente del consiglio comunale, con delega alla cultura della memoria, Alessio Mantellassi, e una rappresentanza di tutti i gruppi consiliari presenti nel massimo consesso cittadino.

Il ‘silenzio’ suonato dalla tromba del maestro Giuseppe Alberti ha avviato la cerimonia nel luogo in cui il 24 luglio 1944 furono fucilate dai nazifascisti 29 persone, tra empolesi e sfollati, in prevalenza livornesi. Poi anche l’Inno di Mameli e Bella Ciao.

"Il 25 aprile è per il nostro paese un giorno di festa – ha spiegato il sindaco Barnini –. È una festa di tutti, una data che segna in maniera eterna un prima e un dopo nella storia d’Italia. Appartiene alla storia del nostro paese prima ancora che alla memoria di ciascuno di noi". Poi il sindaco ha accennato all’eccidio compiuto nella piazza in cui parlava. "Il 25 aprile è anche la data in cui quel sacrificio ha trovato in qualche modo un riscatto. Il riscatto più importante di chi, consapevole d’aver lasciato sul campo gli affetti, la famiglia, ha contribuito a un risultato straordinario, quello di aver consegnato al nostro paese, come diceva anche don Guido, una libertà che dura da 76 anni. Eppure se quella libertà e se quella storia non avesse dato luogo subito dopo alla...Costituzione, probabilmente in questi lunghi 76 anni tante volte avremmo dovuto tornare a combattere per i principi della democrazia.