ANDREA MUCCI
Cronaca

Beni Culturali, Franceschini in Toscana: "A Montelupo polo chiave per gli Uffizi diffusi"

La visita del Ministro alla Villa dell'Ambrogiana ma non solo

Un momento della visita alla Villa dell'Ambrogiana (Fotocronache Germogli)

Montelupo Fiorentino (Firenze), 4 novembre 2021 - Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e il direttore delle 'Gallerie degli Uffizi', Eike Schmidt sono stati in visita alla villa medicea dell'Ambrogiana, costruita alla fine del XVI secolo nel Comune di Montelupo Fiorentino, nella città metropolitana di Firenze, per volontà di Ferdinando I de' Medici. Ex ospedale psichiatrico giudiziario. Oggi la villa è la sede designata di 'Uffizi diffusi'.

Questo progetto ha l'obbiettivo di moltiplicare i luoghi d'arte sul territorio per migliorare l'attrazione turistica anche nelle zone provinciali, allentando la morsa sulle grandi città d'arte. Nel 2020 la villa medicea - che questa mattina ha spalancato le sue porte al ministro della Cultura - è arrivata al 62° posto nel censimento del FAI (Fondo Ambiente Italiano), con oltre 5mila voti. 

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"Ci sono almeno cento opere - dice il direttore degli Uffizi Eike Schmidt - che oggi giacciono nei depositi ed erano storicamente qui, alla villa medicea dell'Ambrogiana: dalle nature morte del Bindi, non ovviamente quelle che già sono a Poggio a Caiano (Prato), fino ai quadri religiosi del Cinqui che decoravano quel 'fratello' del Corridoio Vasariano che abbiamo proprio qui all'Ambrogiana".

"Considerate quanta gente viene a Firenze per vedere il 'Corridoio Vasariano' e questo dal 2022 sarà possibile - ha proseguito poi Schmidt - ma qui a Montelupo ne abbiamo un altro, nel mezzo della natura: chi ne ha visto uno vorrà vedere sicuramente l'altro, magari in un secondo viaggio. Qui c'è una grande sinergia che creerà economia e posti di lavoro". 

All'incontro c'erano anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e il sindaco di Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti.

"Ci sono tante prove in giro per l'Italia di rilancio di musei che non avevano la piena utilizzazione e di zone conosciute per i loro problemi - ha detto il ministro - come Pompei. E oggi invece sono un riferimento per il modo di gestire le risorse pubbliche. Un disegno di valorizzazione della villa dell'Ambrogiana ci consentirebbe di rafforzare il territorio e, inoltre, di ragionare su un progetto di rafforzamento degli Uffizi, partito con una riforma che ha unito Palazzo Pitti, il Corridoio Vasariano e Boboli in un'unica istituzione culturale, la più grande del mondo e su questo dovremo investire; lo faremo". 

"Questo è un luogo splendido - ha poi aggiunto -, è evidente che qui serva un grande progetto nazionale per le risorse che servono non può essere messo solo sulle spalle del Comune o della Regione Toscana. Siamo qui assieme per mettere assieme energie e risorse, per farlo diventare un grande progetto di recupero della villa medicea a scopo culturale. C'è una bella idea su cui sta lavorando il direttore degli Uffizi per portare qua una parte delle opere - ha detto il ministro -, anche perché molte di queste venivano da qua. Non si possono però annunciare cose sicure se prima non si hanno risorse per farlo. Lavoreremo insieme, siamo già d'accordo, in parte la Regione in parte lo Stato e il Comune per questo che vedo come un grande progetto per il Paese". 

"Il turismo internazionale - ha concluso Franceschini - tornerà imponente dopo la fine della pandemia, come lo era nel 2019 e come già sta accadendo per alcuni luoghi. E' necessario lavorare bene fin d'ora su una strategia generale per sfruttare le grandi opportunità che verranno da questi flussi di visitatori ed evitare l'intasamento delle città d'arte. E' un progetto su cui siamo concentrati in continuità con i vari governi e punta sulla moltiplicazione dei luoghi capaci di attrarre turismo e in particolare quello internazionale".

"L'Italia è un museo diffuso, piena di città d'arte e di borghi, ville, bellezze archeologiche e paesaggistiche. Non è più soltanto un'esigenza per diffondere ricchezza e crescita ma anche per decongestionare i luoghi che hanno problemi di overbooking e di affollamento".