Furti in serie e ricettazione. Condanne fino a sette anni

I raid in varie località toscane, tra cui anche Capraia e Limite, Cerreto e Vinci. La Corte di Cassazione ha mandato definitive le pene per due posizioni.

Furti in serie e ricettazione. Condanne fino a sette anni

Carabinieri ad un controllo

VALDARNO

Un’indagine ad ampio raggio dei carabinieri aveva fatto emergere una storia di porte e finestre forzate. Per entrare nelle abitazioni e prendere monili in oro e soldi. Ma anche episodi di ricettazione di varia merce. Anche di auto. Una risultata rubata a Capraia e Limite. E poi furti, appunto, asportando oggetti di valore – collane, anelli e molto altro – ed altri beni tra cui denaro contante. Fatti dell’ottobre 2014. Un mese di razzie, stando all’imputazione che aveva portato al primo processo: fatti analoghi sarebbero accaduti in varie località della Toscana nell’ottobre di dieci anni fa. E così anche a Pontedera e Monsummano.

Poi, nella contestazione che aveva portato al processo di primo grado a Firenze, c’erano elencati vari episodi di ricettazione di autovetture ritenute provento di furto. Inoltre a vario titolo veniva contestato "di aver acquistato o ricevuto – ed in ogni caso detenuto – oggetti di valore ed altri beni (carnet assegni, oggetti di bigiotteria, orologi, collane in oro giallo) provento dei furti commessi presso abitazioni" a Montespertoli, Cerreto Guidi, Capraia e Vinci. Merce – si legge nella sentenza – poi rinvenuta nell’abitazione di uno degli imputati e riconosciuta dai proprietari.

Più soggetti, a vario titolo, finirono nei guai in quest’inchiesta dei carabinieri - fatta di pedinamenti e osservazioni – poi diventata un processo. Per due posizioni il procedimento è arrivato al capolinea della Cassazione dopo che già in primo grado, per tutti gli imputati, era caduto il reato associativo e, sui singoli episodi, c’erano state assoluzioni per non aver commesso il fatto e pronunce di prescrizione. La corte di appello aveva rideterminato la pena per Gega Edmond, 41 anni, in 7 anni e 6 mesi di reclusione e 2700 euro di multa, e per Hysa Amarildo, 31 anni, in 7 anni e 3 mesi di reclusione e 2100 euro di multa. Da qui il ricorso per Cassazione dei difensori, molto articolato, lamentando – fra vari aspetti – la mancanza di prova dell’elemento psicologico atto a sorreggere le condanne per ricettazione e della partecipazioni ai furti. Con il rigetto del ricorso gli ermellini hanno passato definitive le condanne evidenziando che, per quando concerne le circostanze attenuanti generiche la corte aveva ritenuto che non vi fossero elementi positivi da valutare tenendo conto, peraltro, della gravità e del numero dei reati commessi.

Carlo Baroni