Irene Puccioni
Cronaca

Ruba merce griffata e scappa via. “E’ il decimo furto, ora basta”

Sara Praticò, titolare di “Solofirme“, lancia l’allarme: “Nel centro ormai solo tanto degrado e insicurezza”

Empoli, 5 ottobre 2024 – “Ho sempre difeso il mio centro storico, ma adesso non riesco più a farlo. Sono esasperata. Vedo tanto degrado, tanta insicurezza. In quattro anni ho subìto una decina di furti e due volte mi hanno aperto il registratore di cassa”. È il grido di dolore di Sara Praticò, titolare dei negozi di abbigliamento “Solofirme” di via del Giglio e via Lavagnini. Figlia di una storica famiglia di commercianti di Reggio Calabria, l’amore l’ha portata a trasferirsi in Toscana, a Empoli per la precisione. “Ho sposato un empolese – racconta – e qui ho deciso di investire in quello che più amo: il commercio. Nel 2020 ho aperto il primo negozio, nel 2021 il secondo e nel 2023 ho ampliato con un altro spazio junior. L’ho fatto prendendo dei fondi sfitti in una zona che per anni era stata abbandonata. Ho cercato di ravvivare le serate con iniziative ad hoc, come la festa del commercio o degli aperitivi. Ma poi mi scontro con la realtà, quella di tutti i giorni, fatta di risse e bottigliate tra ubriachi, di persone che si rincorrono con delle mazze, ma anche di situazioni di spaccio”. La commerciante parla di episodi non sporadici, ma sempre più frequenti.

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Sara Praticò, titolare dei negozi di abbigliamento “Solofirme” di via del Giglio e via Lavagnini (foto TommasoGasperini/Germogli)

“Molte volte tocca chiuderci dentro al negozio con i clienti per evitare di essere colpiti – spiega – L’altra mattina ho avuto paura mentre andavo ad aprire perché c’erano dei ragazzi visibilmente alterati che ondeggiavano davanti all’ingresso. Ho aspettato che se ne andassero prima di avvicinarmi alla porta”. Anche i furti sono diventati fonte di stress per la commerciante e le sue cinque collaboratrici. L’ultimo blitz in negozio, quello in via del Giglio, risale a giovedì scorso, alle 18.03: l’ora riportata dalla telecamera della videosorveglianza interna che ha ripreso tutta la scena. Un giovane, dall’aspetto ordinario, entra con una busta vuota e approfittando del fatto che la commessa fosse impegnata a servire un altro cliente arraffa dallo scaffale un paio di scarpe, dei jeans, una felpa e una cintura, per un valore di 700-800 euro, mette tutto nella busta e a passo svelto esce via dal negozio. La commessa che si accorge del furto - anche perché è suonato l’allarme dell’antitaccheggio – prova a rincorrere il ladro, ma invano. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri ai quali è stato fornito il filmato della videosorveglianza, che sarà utile per risalire all’autore del reato.

“Questa – riprende Praticò – è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. C’è bisogno di una svolta. Di azioni concrete. Ma subito, non fra uno o due mesi. Perché io non so se posso aspettare ancora. Ho subìto e continuo a subire danni economici e insieme alle mie collaboratrici sono sottoposta ad un continuo stress lavorativo. Anche durante il luglio empolese, quando tenevamo aperti dopo cena, per raggiungere il parcheggio in piazza Gramsci ci scortavamo a vicenda perché avevamo paura ad attraversare il centro a causa della gente che girava a quell’ora. Non voglio arrivare a prendere una decisione estrema, ma se la situazione non cambia sto pensando anche di aprire da un’altra parte, dove si può lavorare in sicurezza, senza rischi e senza stress”.