
Il titolare mostra la vetrina dalla quale sono stati asportati attrezzi che valgono migliaia di euro (Gasperini/ FotoGermogli)
di Giovanni FiorentinoUna porta in ferro scardinata, probabilmente da scassinatori esperti. E almeno cinque utensili in vendita che mancano all’appello, per un valore commerciale di migliaia di euro. È lo scenario che chi lavora alla Ferramenta Fiaschi di via Piave si è trovato davanti agli occhi ieri mattina, al momento di rialzare la saracinesca. E dopo la denuncia, toccherà ai carabinieri indagare per ricostruire nei dettagli la dinamica dei fatti e dare un volto ai ladri. Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, l’episodio sarebbe avvenuto nelle primissime ore del mattino, probabilmente intorno alle 3. I malviventi avrebbero forzato il portone in ferro per introdursi all’interno del negozio, limitando al minimo i rumori. Avrebbero così avuto modo di prelevare i contanti del fondo cassa e cinque o sei utensili a batteria fra la merce in vendita. E solo a quel punto si sarebbero dati alla fuga.
Non è ancora stato reso noto né l’ammontare del bottino né quello dei danni, trattandosi di cifre ancora in corso di quantificazione. Nel primo caso, stando ad una stima di massima, si tratterebbe di 10mila euro circa, ai quali aggiungere le spese necessarie per ripristinare o sostituire la porta scassinata. L’attività commerciale ha comunque riaperto i battenti a poche ore dall’atto predatorio subito, anche per lanciare un messaggio. L’auspicio è che qualche telecamera del circuito di videosorveglianza della zona possa aver ’catturato’ immagini dei malviventi, in modo tale da poter fornire indizi all’attività di indagine. Ma sarà ad ogni modo compito delle forze dell’ordine far luce su quanto avvenuto. "Abbiamo sporto denuncia, a seguito di quel che è successo. È la seconda volta in pochi anni che subiamo un furto. Mi pare evidente che si sia trattato di professionisti, dal modo in cui hanno agito – ha detto Simone Fiaschino, uno dei titolari della Ferramenta Fiaschi – un maggior presidio da parte delle forze dell’ordine? Sarebbe un’idea, ma non so se sia fattibile considerando gli organici a disposizione. Più che da Castello però, quest’ultimo aspetto credo dipenda da Roma". Il mese scorso, effrazioni e tentativi di furto erano stati registrati dalla Locci Agricoltura e dalla Selektia Tartufi. L’amministrazione comunale, ribadendo la massima collaborazione con prefettura e forze dell’ordine, aveva annunciato un paio di settimane un potenziamento di due unità dell’organico dell’Arma, decretato dal Ministero anche alla luce dei nuovi alloggi messi a disposizione.
"Come gruppo Lega siamo risentiti dopo l’ennesimo furto che ha riguardato un’attività commerciale di Castelfiorentino – ha commentato la capogruppo Susi Giglioli, esponente del Carroccio in consiglio comunale insieme ad Angelo Fiore – tanto più che nell’ultimo seduta del consiglio la maggioranza ha ritenuto di bocciare la nostra mozione che richiedeva di avviare l’iter per l’elevazione a tenenza della stazione dei carabinieri. Un atto che garantirebbe un presidio h24 del territorio, ma che chi amministra ha deciso di non avviare". La “questione sicurezza“ promette insomma di continuare a tenere banco.