Irene Puccioni
Cronaca

Un’altra spaccata in lavanderia. La titolare dà l’allarme, ladro arrestato durante la fuga

Colpo all’alba di ieri all’attività Delfino Blu in via Segantini: in mille pezzi la porta sul retro. Polizia e vigilantes sventano il piano del malvivente. La titolare: “Così non si lavora più”

01N09E5X4A01-C

I segni della spaccata

Empoli, 6 novembre 2024 – L’allarme è suonato poco dopo le 5. La titolare della lavanderia automatica Delfino Blu, Angelina Mecca, è saltata giù dal letto, ha afferrato il cellulare con cui il sistema di sicurezza è collegato per visionare ciò che stava succedendo all’interno della sua attività: qualcuno stava cercando di intrufolarsi all’interno dei locale di via Segantini. La proprietaria ha subito chiamato il 112 e il Corpo Vigili Giurati mentre continuava a monitorare la situazione attraverso la telecamera. “Mi sono attaccata al telefono e ho chiesto alla polizia e alla vigilanza privata che facessero presto perché il ladro era ancora dentro”, racconta la titolare della lavanderia riavvolgendo il nastro di un’alba molto movimentata.

“In un primo momento – spiega – il ladro aveva provato a entrare da una piccola finestra con anta a ribalta, ma poi è uscito, è andato ad afferrare una spranga di ferro recuperata probabilmente da uno dei ponteggi vicini e a colpi ha spaccato la porta sul retro. A quel punto si è diretto alla cassa che ha tentato di aprire. In parte, forzandola, ci è riuscito – prosegue Mecca – Ma per fortuna, l’arrivo delle forze dell’ordine e degli agenti del corpo vigili giurati hanno messo fine al suo piano”. L’uomo è stato bloccato e arrestato dagli uomini del commissariato di Empoli, e i soldi sottratti dalla cassa recuperati.

“Dopo i vari furti avvenuti ad altre lavanderie automatiche di Empoli un po’ me l’aspettavo – ammette Angelina Mecca – Infatti una ventina di giorni fa ho messo l’allarme, che stamattina (ieri, ndr) è suonato dandomi davvero un brutto risveglio”. La conta dei danni adesso preoccupa la titolare.

“Dovrò cambiare gli infissi della finestrina, sostituire la porta sul retro e riparare la cassa danneggiata – spiega – Sono dieci anni che ho questa attività, ho cambiato due sedi e ho subìto quattro furti: due in via Cellini e altrettanti in via Segantini. È sempre più difficile lavorare. Siamo nel mirino di persone che agiscono sapendo che non hanno niente da perdere”.