ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

Furto alla lavanderia, danni ingenti. “Uno dei ladri si era finto cliente”

La rabbia del titolare di Lava & Asciuga: era stato derubato anche il sabato precedente per 300 euro. “Hanno sfondato il cambiamonete colpendolo con un palanchino per due ore”

Giuseppe Mecca mostra il cambiamonete distrutto (Gasperini/FotoGermogli)

Giuseppe Mecca mostra il cambiamonete distrutto (Gasperini/FotoGermogli)

Empoli, 3 settembre 2024 – Si era presentato un pomeriggio, durante la settimana, come un cliente qualsiasi. Gentile e affabile. Ma in realtà aveva mire per nulla nobili, che andavano ben oltre il tessuto macchiato da trattare... “Sarà entrato nel mio negozio per studiare gli spazi e preparare il colpo”. Giuseppe Mecca è pronto a scommetterci, giura e spergiura: quella faccia è la stessa di chi lo ha derubato facendo danni che superano i 2mila euro. “E pensare che avevo incrociato di nuovo quel tipo in centro sabato sera. Che dire, rivedermi lo avrà ispirato per mettere a segno il furto”, racconta il titolare di Lava & Asciuga con la voce che si colora di un’ironia amara. La cronaca dei fatti, del resto, è davvero singolare. Una manciata di giorni fa la visita dello sconosciuto nella sua lavanderia automatica di via Cesare Battisti, sabato sera l’incontro casuale, domenica mattina il raid. “Le immagini del sistema di videosorveglianza sono chiare e l’ho potuto riconoscere – spiega l’imprenditore –. È entrato nel negozio verso le 6 con un complice. Hanno tentato invano di rompere il cambiamonete, si sono arresi e se ne sono andati per tornare poco dopo armati di un palanchino. C’hanno messo due ore, ma ci sono riusciti. Hanno pure caricato un bucato per allontanare i sospetti di eventuali testimoni”.

Nei frame del video si vedono i due aggrapparsi alla macchinetta con tutte le forze, batter colpi, arrabbiarsi, riposarsi e riprovarci ancora. Dritti all’obiettivo. “Hanno spaccato tutto. Sarò costretto a cambiare l’apparecchio per intero – continua Mecca –: mi ci vorranno 1.700 euro”. Soldi da sommare a quelli della refurtiva che si aggira attorno ai 500 euro. “Nessuno ha sentito e nessuno ha visto. Neppure il netturbino sceso dall’altra parte della strada – aggiunge –. Di certo la vegetazione incolta non aiuta. In più in zona mancano i controlli. Avevo subito un furto anche il sabato precedente rimettendoci 300 euro. L’anno scorso i ladri passarono a ’trovarmi’ addirittura tre volte”. Insomma, la misura è colma. “Sono amareggiato, tanto – conclude –: non posso continuare a lavorare in queste condizioni. Chiedo che istituzioni e forze dell’ordine intervengano per tutelarci. La mia è un’attività storica, ho aperto nel 2006, sono la seconda lavanderia di Empoli. Negli anni ho visto la situazione peggiorare”.