Irruzione alla trattoria da Cioffi, forzate tutte le porte, via la cassa. "Danni da almeno 1.500 euro"

Il ladro viene ripreso dalle telecamere: prima del blitz al ristorante ha perlustrato le auto in sosta. L’amarezza del titolare: "La zona è presa di mira, tra furti e scippi non dormiamo più tranquilli"

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Remo Cioffi, titolare della storica trattoria da Cioffi che ha subito il furto (Gasperini/FotoGermogli)

Empoli, 9 agosto 2024 – La sequenza dei frame non lascia spazio all’immaginazione. L’occhio elettronico inizia a registrare a mezzanotte e quaranta: c’è un giovane a volto scoperto e a mani nude, con uno zainetto sulle spalle che "battezza" una per una tutte le auto parcheggiate davanti alle abitazioni di via Val d’Orme. La videocamera è quella della trattoria empolese da Cioffi e restituisce trenta minuti di filmato già al vaglio degli inquirenti. E’ la notte tra mercoledì e giovedì e per strada a Casenuove non vola una mosca, sono già tutti a letto.

Il malintenzionato agisce indisturbato, prova ad aprire lo sportello di un’auto, poi passa in una frazione di secondo al veicolo successivo, e infine tenta con la maniglia del terzo. Ma niente. Prosegue il sopralluogo tra via Val d’Orme e via Cairoli, un’ispezione fulminea prima di entrare in azione. Fa avanti e indietro e a mezzanotte e cinquanta prova a scassinare le porte del ristorante. "Le forza tutte, tutte quelle che abbiamo - ad accorgersi del furto al mattino è Remo Cioffi, titolare della storica trattoria, punto di riferimento per tanti empolesi - Armeggia con un cacciavite, i segni di effrazione sono anche sulle finestre, davanti e sul retro". Gli infissi tengono, nonostante siano datati. Il ladro ha qualche difficoltà ma non molla e alla fine irrompe nel locale squarciando il pannello in plexiglas con il cacciavite. Fa un primo buco, ma l’operazione non va a buon fine.

Con il secondo foro invece il malvivente riesce a ritagliarsi abbastanza spazio per oltrepassare la veranda e dopo aver alzato una finestra svuota il registratore di cassa. Scatta l’allarme ma ormai è fatta. Con la refurtiva, il giovane straniero si dilegua non senza lasciare traccia. Le impronte sugli infissi danneggiati sono state rilevate dai carabinieri, intervenuti subito dopo la chiamata del ristoratore. "Abbiamo sporto denuncia - racconta Cioffi - E già sostituito la finestra. Almeno 1.500 euro di danni. Ci è stato portato via il fondo cassa (circa 300 euro) insieme a un vecchio iphone".

All’una e dieci torna il silenzio. "Meglio non essersene accorti - dicono i Cioffi, che abitano sopra il ristorante - Cosa sarebbe successo se ci fossimo trovati a tu per tu con il ladro? E’ gente che non ha nulla da perdere e che, se avesse visto qualche moneta all’interno di quelle auto, non avrebbe esitato a sfondare i finestrini. Non ci sentiamo sicuri. Eppure siamo in una piccola frazione di campagna di un comune che non è una metropoli. Dovrebbero essere le grandi città a soffrire, invece anche questa zona è presa di mira. Furti, scippi. Non si dorme più tranquilli". Gli appelli? Non bastano. "E’ il sistema di integrazione che deve cambiare. E aspettando che la giustizia faccia il suo corso, noi potenziamo i sistemi di protezione".

Ylenia Cecchetti