
Gaming, attenzione alla dipendenza. Allarme! Non è un gioco da ragazzi
Chi non ha mai usato un telefono per giocare a un videogioco? Tutti abbiamo provato Fortnite o Brawl Stars almeno una volta. Probabilmente, però, nessuno ha mai analizzato i rischi che si corrono, specie se il gaming o il gioco d’azzardo diventano fonti di dipendenza sia per i ragazzi che per gli adulti… Si può addirittura andare incontro ad una multa per aver giocato ad un gioco illecito, che non è regolamentato dal Governo, a differenza di quelli legali che sono monopolio dello Stato. Il gioco d’azzardo attrae con premi in denaro ed essendo un gioco di fortuna non importano abilità, ma può portare ansia, depressione e tentativi di suicidio oltre alla spesa crescente causata dall’ossessione per la vincita di denaro.
In base ad alcune statistiche, fornite dall’Asl Toscana, si spendono in media 2.300 euro per ogni maggiorenne soltanto nel gioco d’azzardo e molto spesso ogni 100 euro giocati ne tornano in tasca solamente 84. Vince sempre soltanto il banco, si rileva inoltre che più dei due terzi dei giovani toscani ha giocato nell’ultimo anno almeno una volta. Il sistema è studiato in modo che sia più alto il valore dei soldi persi, rispetto a quelli vinti. Allora, perché siamo spinti a giocare? Questa è la domanda che in molti si fanno e la risposta è molto semplice: ci sono offerte di gioco, micro vincite frequenti che invitano le persone a spendere più soldi per arrivare a somme più alte, ma soprattutto è la percezione di aver sfiorato la vittoria che spinge le persone a riprovarci altre volte.
Alcuni dei tanti esempi di questi giochi sono i Gratta e vinci, il Superenalotto, le slot machines, il poker e le scommesse sportive. Ad essi si aggiunge il gaming, cioè l’uso dei videogiochi, spesso attraverso piattaforme online. I giocatori toscani giocano mediamente nove ore alla settimana, lo fanno per divertimento e iniziano perché ci sono bonus di benvenuto come gli starter packs gratuiti che si trovano in diversi giochi tipo Fortnite, Brawl Stars e Rocket League.
Poi non si accontentano di questo e comprano altri pacchetti con carte prepagate o dei propri genitori. Un gamer su quattro rischia di diventare seriamente problematico a causa dei rischi, in primo luogo la dipendenza, a cui consegue agitazione, ansia, disturbi del sonno, comportamenti aggressivi, oltre che un allontanamento progressivo dai propri parenti o amici. Il gioco online da semplice passatempo può diventare un grande problema per la vita dei ragazzi, meglio riflettere sui suoi rischi e non abusarne.