Empoli, 28 novembre 2022 - Oltre ogni aspettativa. Il successo della manifestazione andata in scena sabato per dire no al progetto del gassificatore in zona Terrafino ha sorpreso anche gli stessi organizzatori, sebbene tutti avessero in un certo senso intuito che la partecipazione – dato il malessere crescente – potesse essere massiccia. "Siamo indubbiamente molto contenti – spiega il portavoce del comitato Trasparenza per Empoli, Marco Cardone – e continueremo ad impegnarci per valutare le informazioni e i dati che ci verranno messi a disposizione".
A prendere parte al corteo che ha sfilato in centro non sono stati solamente gli attivisti, seppur coadiuvati da altri comitati o associazioni – come i No Keu, il Csa Intifada e i residenti di Fontanella e Sant’Andrea che protestano per il progetto del raddoppio ferroviario – ma anche tanti ’semplici’ cittadini. Famiglie, giovani e anziani, tutti apparsi perplessi circa la possibilità di realizzare un impianto di quelle dimensioni a Terrafino. C’era anche il Csa Intifada, convinto che per "l’empolese-valdelsa sia necessario un impianto di trattamento meccanico biologico per recuperare ulteriori materiali sottraendoli allo smaltimento" e perplesso sul processo industriale. "L’impianto – si legge in una nota – è costruito con finanziamenti pubblici ma il prodotto finale, invece di essere immediatamente al servizio della comunità, sarà commercializzato da soggetti privati. Riteniamo necessaria l’analisi attenta del progetto da parte di un soggetto scientifico indipendente perché non possiamo affidarci alla sola spiegazione dei promotori".
Da parte della politica, però, non c’è soltanto la volontà di garantire trasparenza in ogni passaggio del percorso che porterà all’eventuale realizzazione del cosiddetto gassificatore, ma anche la garanzia di tutelare la salute dei cittadini mantenendo forme di controllo molto rigorose circa il progetto di Alia. E’ il contenuto di una lettera che gli undici sindaci dell’Empolese Valdelsa hanno pubblicato nei giorni scorsi, un testo nel quale si fa chiaramente capire che impianti di questo genere sono necessari per chiudere il ciclo dei rifiuti e mantenere il controllo sui costi delle bollette, che ormai da qualche anno salgono costantemente. E se da un lato i manifestanti dichiarano di non fidarsi di chi ha consentito "che venissero seppellite tonnellate di Keu sotto la 429", dall’altro quello di domani sarà un giorno importante. Il comitato Trasparenza per Empoli dichiara di n on avere iniziative in programma, ma annuncia la sua presenza all’incontro che ci sarà alle 21,30 al circolo di Marcignana, frazione particolarmente interessata dal progetto del gassificatore perché è la più vicina in linea d’aria al luogo dove potrebbe sorgere il futuro impianto. Un confronto fortemente voluto dal sindaco Brenda Barnini, che fin dal primo giorno si è impegnata per mettere tutti a conoscenza del progetto proposto da Alia, e al quale parteciperà anche l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni. L’incontro sarà anche trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Empoli per consentire a tutti di seguirlo. L’obiettivo dell’amministrazione è evitare un braccio di ferro con i comitati, ma la piega che ha preso la vicenda ormai sembra chiara. Il fronte del no si allarga e convincere i manifestanti della bontà di quest’impianto non sarà facile.