REDAZIONE EMPOLI

Gestione rifiuti, il piano alternativo Le proposte dei comitati ’zero waste’

A Empoli si riunirà oggi il primo tavolo regionale di lavoro per progettare un’agenda di azioni . Chiusa la partita del gassificatore gli attivisti del ’no’ continuano la battaglia contro questo tipo di impianti.

Gestione rifiuti, il piano alternativo Le proposte dei comitati ’zero waste’

di Tommaso Carmignani

EMPOLI

Parte da Empoli la battaglia per un nuovo piano di gestione dei rifiuti che si muova in controtendenza rispetto ai progetti portati avanti dalla Regione. Nella mattinata di oggi, al Bar Cristal di piazza del Popolo, si riunirà infatti il primo tavolo regionale di lavoro per la costruzione di una agenda di mobilitazione e di proposte sulla produzione e sulla gestione dei residui secondo la strategia Rifiuti Zero. Un’attenzione particolare sarà rivolta anche a quanto elaborato dalle realtà locali dei vari comitati nello schema di piano regionale zero waste. In occasione dell’incontro si ritroveranno Rossano Ercolini, presidente Zero Waste Europe, Stefano Seghetti, referente regionale Zero Waste Toscana, e Marco Cardone per il comitato Trasparenza per Empoli.

I temi saranno la programmazione in termini di mobilitazioni e le proposte sulla gestione dei rifiuti da presentare alle pubbliche amministrazioni. "La partita dei rifiuti – dice lo stesso Cardone – riveste grande importanza in un momento in cui si prospettano importanti cambiamenti portati avanti da singole cordate in assenza di una programmazione della Regione Toscana. In questo scenario i comitati e le organizzazioni non possono più ricoprire il ruolo di spettatori passivi, ma a dimostrazione di quanto fatto negli anni, chiedono a gran voce di partecipare al processo di programmazione in atto come parti attive e coscienti portando proposte ed azioni concrete e strutturate".

Tutto parte da Empoli perché è proprio qui che di recente si è giocata la partita del gassificatore, chiusa poi da una decisione del sindaco Barnini che ha di fatto bloccato l’iter proposto da Alia. L’impianto avrebbe dovuto nascere a margine della zona industriale di Terrafino, ma dopo una manifestazione pubblica molto partecipata e le proteste della gente sfociate in un incontro fiume al circolo di Marcignana non se n’è fatto di nulla.

"Il timore – dice ancora Cardone - è che il progetto uscito dalla porta possa in qualche modo rientrare dalla finestra". Non tanto a Empoli, ma in altri territori. Si parla infatti della possibilità di portare l’impianto a Rosignano, dove sono già nati alcuni comitati per il no. L’obiettivo del tavolo che sarà realizzato ad Empoli è quello di proporre un piano alternativo da sottoporre all’attenzione della Regione Toscana, nella speranza, dicono loro, di perseguire quella strategia zero waste che viene indicata come percorso alternativo rispetto a quello preventivato dalla stessa giunta regionale.