Gettone per i viaggi della Memoria. Il cdx si rifiuta. Scoppia la polemica

Visite nei campi di concentramento: la proposta in consiglio comunale per finanziare il progetto scolastico

Gettone per i viaggi della Memoria. Il cdx si rifiuta. Scoppia la polemica

Un gruppo di studenti che ha preso parte al viaggio della Memoria, organizzato per far conoscere ai più giovani la storia nazifascista (foto d’archivio)

Il "Viaggio della Memoria"? A Castelfiorentino è diventato motivo di scontro politico fra maggioranza ed opposizione, con accuse e attacchi reciproci che promettono di continuare. Il "no" espresso dalle forze di minoranza alla mozione presentata nella scorsa seduta del consiglio comunale dal Partito Democratico e da Una Città per Vivere (che chiedeva ai consiglieri di devolvere il gettone di presenza per contribuire a far sì che almeno uno studente di terza media per classe possa partecipare al viaggio che annualmente porta studenti di tutta la Toscana a visitare i campi di sterminio) non è piaciuto alla maggioranza. "È sconcertante constatare che l’opposizione ha votato compatta contro questa iniziativa. In maniera del tutto strumentale hanno scelto di rinunciare a un gesto simbolico di solidarietà. La loro scelta di non donare il gettone di presenza evidenzia anche un’assenza di visione su cosa significhi realmente investire nel futuro dei nostri ragazzi – hanno dichiarato i consiglieri di PD e Una Città per Vivere, attaccando Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Castelfiorentino di Tutti - il nostro contributo è essenziale per garantire che tutte le classi terze delle scuole medie possano partecipare a questo importante viaggio. È fondamentale che ogni classe possa inviare uno studente o una studentessa, affinché possa poi raccontare e condividere questa esperienza con i compagni al ritorno. Ribadiamo il nostro impegno a sostenere il Viaggio della Memoria e a garantire che sempre più giovani cittadini e cittadine di Castelfiorentino abbiano la possibilità di partecipare a questa iniziativa".

A replicare è stata la capogruppo della Lega, Susi Giglioli, che ha lamentato la volontà da parte della maggioranza di non accogliere modifiche condivise per votare ed eventualmente approvare l’atto nella seduta successiva. "Il PD utilizza la donazione del gettone di presenza per fare la solita lezione morale al centrodestra, che legittimamente rifiuta questo tipo di confronto rivendicando il valore di tutti gli avvenimenti storici – ha detto - precisato che la donazione assume esclusivamente un gesto simbolico poiché vengono selezionati solo due alunni all’interno di una classe, l’iniziativa perde di valore nel momento in cui i prescelti sono i più meritevoli e non coloro che hanno meno possibilità economiche per accedere al viaggio. Per una procedura di programmazione e selezione all’interno delle istituzioni scolastiche, in collaborazione con il sindaco e l’amministrazione, da cui i rappresentati di opposizione sono esclusi".