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Giani critico sulla FiPiLi "Troppa superficialità"

Il presidente della Regione duro sulle tempistiche dei lavori nel tratto di Empoli "Un giorno in più di cantiere significa far fare alla gente chilometri in coda".

Giani critico sulla FiPiLi "Troppa superficialità"

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La Città Metropolitana ha prorogato la chiusura di una corsia di marcia della FiPiLi in direzione Firenze, tra le uscite di Empoli Centro ed Empoli Est fino al 21 luglio, per un ulteriore mese di disagi rispetto all’iniziale tabella di marcia. Una gestione dell’intervento che non è assolutamente piaciuta al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il quale intervenendo alla trasmissione “Prima di tutto“, la rassegna stampa di Tv Prato, ha commentato: "Sul cantiere della FiPiLi a Empoli c’è stata troppo superficialità in questo caso nel chiudere o quantomeno nel limitare a una corsia la circolazione. Se i lavori non erano pronti, si tenevano aperte le due corsie e si chiudeva solo nel tempo necessario a fare questi lavori. Lavori che ora devono fare alla svelta perché altre proroghe non le avranno".

Il governatore riflette poi sui disagi causati dalla lentezza dei lavori sulla ’superstrada’ all’altezza di Empoli. E senza mezzi termini mette nel mirino palazzo Medici Riccardi. "A me hanno fatto arrabbiare coloro che sono chiamati alla gestione, in questo caso la Città Metropolitana – ammette – quando si blocca la FiPiLi non si fa così, non si deve chiudere e dire ce la facciamo a fare i lavori fino a fine mese, ma poi chiudere per altri trenta giorni. Onestamente ci dovrebbero essere dei tecnici che hanno il compito della manutenzione e della gestione, con maggiore sensibilità e attenzione sul fatto che un giorno in più di cantiere significa far fare alla gente cinque, sei chilometri di coda".

"D’altra parte – sottolinea ancora Giani – questa vicenda della gestione della manutenzione di quel tratto mi convince sempre di più di quanto sia giusta la mia scelta di fare la Toscana Strade spa, ci vuole una società che sia dedita alla FiPiLi". Il cantiere in questione si era reso necessario dopo che lo scorso 15 maggio un camion aveva urtato, danneggiandolo, il viadotto Ponzano e la proroga, che riguarda solo 1,2 degli iniziali 2 chilometri di cantiere che coinvolgevano anche il cavalcavia Carraia, si è resa necessaria per la messa in sicurezza del tratto prima della completa riapertura al traffico. Lavori che mettono costantemente alla prova ’i dannati della FiPiLi’, costretti ogni giorno a sorbirsi notevoli code per andare verso il capoluogo. File che possono raggiungere anche una decina di chilometri se, come non più tardi di martedì scorso, succedono degli incidenti. Secondo episodio di una certa entità dopo quello di inizio mese, quando prese fuoco un camion che costrinse gli sfortunati automobilisti a diverse ore di incolonnamento.