CARLO BARONI
Cronaca

Giardino ’off limits’ per i disabili. Il caso al difensore civico regionale: "Basiti dalla risposta del Comune"

Forza Italia: "Interessato il consigliere toscano Iacopo Melio da sempre in prima linea per i diritti dei fragili"

Il caso è quello della chiusura degli accessi ai portatori di handicap con la carrozzina del giardino pubblico in via Mazzone a San Pierino. La polemica è rovente. Specie dopo l’intervento dell’assessore alle politiche sociali Emiliano Lazzeretti. "Ci siamo chiesti come possa un assessore, tra l’altro non alla prima esperienza nella materia, consigliare a questa tipologia di utenti di servirsi della rampa esistente dal lato dei campi da tennis – attacca Simone Testai (Forza Italia). Lazzeretti o non conosce i luoghi, o vuole prenderci in giro proprio su una questione che merita particolare attenzione, sobrietà e rispetto. La rampa citata risale a qualche decina di anni fa e non è mai stata adeguata alla normativa in materia che prevede le protezioni ai lati e pendenze minori, quella esistente ha pendenza che non permette il suo utilizzo in sicurezza".

"Forse l’assessore avrebbe fatto miglior figura ad attivarsi per metterla a norma, un intervento che non dovrebbe comportare una spesa eccessiva e che comunque da garanzie di sicurezza – si legge in una nota di Forza Italia –. Anche per questo motivo ci siamo attivati con l’ufficio del garante dei diritti dei disabili, quello de difensore civico della Regione Toscana ed il consigliere regionale Iacopo Melio da sempre in prima linea per i diritti dei disabili. Nel documento che abbiamo loro inviato abbiamo segnalato anche se ormai di dominio pubblico da diversi anni, le criticità della scala mobile e servo scala non più funzionanti da anni nel parcheggio dell’ospedale cittadino in via Sottovalle"."Restiamo altresì basiti anche sull’assordante silenzio del sindaco sulla questione.

Ci riferiamo in particolare all’oltre decennale mancato funzionamento della scala mobile e del servo scala visto il ruolo ricoperto nelle ultime tre legislature – conclude Testai –. Un silenzio che cozza con la loquacità dimostrata durante la celebrazione del 25 aprile dove invece ha tenuto un accalorato intervento dal quale si evince ancora una stucchevole concezione proprietaria di una ricorrenza che appartiene a tutte le forze politiche democratiche del paese. Sono infatti questi interventi a nostro giudizio che continuano a non togliere a questa celebrazione il carattere di contrapposizione che la caratterizza".