EMPOLESE VALDELSA
Muoversi per contrastare gli effetti negativi della sedentarietà, prevenire la disabilità, impedire l’aggravarsi delle malattie. Fa bene a tutte le età, ma ancora di più se si è anziani e affetti da patologie croniche. Se poi ci si aggiunge che ritrovarsi per fare ginnastica stimola la socialità, il successo è garantito. È il caso dell’Afa, acronimo di attività fisica adattata, che sul territorio sta facendo il pienone. Ad organizze i corsi è la Uisp in collaborazione con l’Asl Toscana centro e la Società della Salute Empolese Valdelsa Valdarno. L’offerta è ampia e capillare con corsi - ben 52 quelli attivati - che si tengono nei comuni di Cerreto Guidi, Empoli, Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci. La richiesta è talmente elevata che in certi casi si sono formate liste d’attesa. I numeri degli iscritti sono infatti tornati quelli, altissimi, della pre pandemia Covid. Nel 2019 erano 995, nel 2024 le persone iscritte sono 984. Preponderante è la componente femminile che rappresenta oltre l’82 per cento (sono 811) del totale dei frequentanti. Il veterano del gruppo ha 92 anni, ma gli over 90 sono ben otto, mentre 60 sono i partecipanti che superano gli 85 anni di età. I corsi si svolgono nei circoli delle frazioni, nei palazzetti dello sport, nelle palestre delle scuole e nei locali delle associazioni di volontariato.
"Per noi – spiega Arianna Poggi, presidente del comitato Uisp Empoli Valdelsa – l’Afa è molto importante, non solo per i numeri e il coinvolgimento di tanti associati che costituiscono un settore importante, ma anche perché con questa attività si riesce a dare forma allo sport nei suoi aspetti più sociali. Riusciamo, infatti – prosegue Poggi – ad organizzare un servizio di ginnastica “di prossimità” i cui vantaggi sono evidenti. Sì favorisce la partecipazione degli utenti anziani, dando loro la possibilità di fare movimento vicino a casa, si limitano gli spostamenti e si favorisce la conoscenza e la frequentazione tra persone che abitano vicino. A beneficiarne, quindi – conclude la presidente – è tutta la comunità in cui le persone vivono e non solo la persona anziana che, comunque, facendo attività fisica fa prevenzione e tutela la propria salute evitando isolamento sociale e solitudine".
Il “motore umano“ che manda avanti l’Afa è composto da 19 operatori a cui si aggiungono 4 sostituti, per un totale di 23 persone tutte adeguatamente formate. L’Afa territoriale è diventata anche materia di studio: di recente, infatti, un gruppo di medici statunitensi è venuto ad assistere ad una lezione di un corso che si stava svolgendo al circolo Arci di Avane. Al movimento sono inoltre associati momenti conviviali, come la cena di fine anno con tutti gli operatori e le gite fuori porta. La prossima in programma è per il 25 maggio con destinazione Civita di Bagnoregio e il Giardino dei mostri a Bomarzo.
Irene Puccioni