Gioco d’azzardo Cifre da capogiro In un solo anno spesi 200 milioni

Il report di Avviso Pubblico: sul territorio si bruciano 1.100 euro a testa. Cinquanta milioni solo a Empoli. E nei dati non si conteggia l’online. Piccolo calo durante la pandemia, ma ora i numeri tornano a crescere.

Gioco d’azzardo  Cifre da capogiro  In un solo anno  spesi 200 milioni

Gioco d’azzardo Cifre da capogiro In un solo anno spesi 200 milioni

A lanciare l’allarme solo pochi giorni fa è stato il sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini, con l’appello di rendere il paese "slot free". Una proposta che potrebbe servire anche per salvare intere famiglie dal lastrico. Il gioco d’azzardo rappresenta ancora una piaga per l’Empolese Valdelsa, nonostante la sfida lanciata - e vinta - quasi due decenni fa dall’Arci per svuotare i circoli delle slot. Staffetta raccolta anche dalle Acli, e vedremo anche in questo caso come sarà la battaglia ma già si sarebbe a un 97% di adesioni. Stando al report presentato negli ultimi giorni da Avviso Pubblico (dati 2021, proiezione sull’anno 2022), l’Empolese - dopo un calo risibile del 3% circa dovuto alla pandemia - si sta riportando sui 200 milioni di euro su base annua spesi dai cittadini in gioco d’azzardo su supporto fisico, s’intende gioco legale.

L’online legale sfugge a questa lista ma il conto può tranquillamente raddoppiare o triplicare guardando anche alle proiezioni tra 2021 e 2022 (ultimi dati consolidati disponibili). Montespertoli è tornata a ‘veleggiare’, si fa per dire, sui 3 milioni di euro spesi su base annua… Cioè, come ha sottolineato Mugnaini, nel centro chiantigiano in quelle macchinette sono finiti ogni anno tanti soldi quanti - molto a fatica e in almeno un lustro - sono stati racimolati dal Comune per almeno avviare il distretto sanitario. In parole povere: con quei soldi spessissimo gettati al vento ogni 365 giorni Montespertoli poteva fare opere pubbliche epocali. Ma sarebbe la stesso refrain per ciascuno degli 11 Comuni del circondario. Nell’Empolese, il dato 2018 parlava di quasi 202 milioni di euro su 180mila abitanti circa, senza tener conto appunto dell’online altrimenti la spesa lievita.

Ad Empoli, giusto per dare l’idea sul comune più grande, siamo sui 50 milioni, ben un quarto del bilancio dell’ente e chissà anche in questo caso quanto ci si potrebbe fare… Mugnaini ha buttato, più che il sasso, il masso: "Se tutti gli esercenti di Montespertoli che hanno i videopoker vi rinunciassero subito? Non sarebbe un bel modo di promuovere il nostro paese? Perché sono convinto che alla fine senza ’macchinette mangiasoldi’ si vive meglio". Detto che Arci, ed ora probabilmente si partirà anche con qualche Acli, sono su questa linea, va aggiunto che da tempo alcuni esercenti hanno abbandonato le slot, sempre a livello di Empolese. Prima di procedere oltre, ricordiamo che la fonte di questi dati è di profilo altissimo: Avviso Pubblico è associazione (presieduta da Roberto Montà, sindaco di Grugliasco) formata da Comuni italiani ed altri enti, di contrasto alle mafie e alla criminalità. Per l’Empolese, ne fanno parte i Comuni di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme e Montelupo Fiorentino. E’ chiaro che, trattandosi di un territorio dove c’è anche molto passaggio di persone non strettamente locale, è sempre difficile stabilire una congruenza tra numero di abitanti e monte soldi giocato. In fondo tuttavia una lancia in favore va spezzata: l’Empolese si attesta sui 1100 euro pro-capite giocati a fronte di una media nazionale più alta pari a 1827 euro; per un totale, su scala nazionale, di 111,7 miliardi di euro. "Una cifra abnorme - commenta Avviso Pubblico - che supera di misura i bilanci dei quasi ottomila comuni italiani". Tuttavia, stando alla relazione del Libro blu dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), le stime per il 2022 potrebbero toccare un nuovo record. Si parla di circa 140 miliardi di euro in giocate.

A.C.