REDAZIONE EMPOLI

Giornata mondiale del rifugiato, gli eventi

Tutta la zona e il Cuoio impegnati per l’accoglienza e per dare risposte comuni. Il calendario delle iniziative che impegnano tante associazioni

Ieri si è celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato decisa dall’Assemblea delle Nazioni Unite che l’ha istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di oltre 70 milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati che sono costretti a muoversi dalle loro case, lasciando le loro sicurezze, i loro affetti e la loro terra. Nello scenario internazionale di guerre e conflitti, il territorio dell’Empolese Valdelsa ha continuato a garantire, con l’operato delle Istituzioni pubbliche e degli enti del terzo settore, risposte concrete di accoglienza.

Per dare risposte comuni e solidali, quest’anno le varie realtà del territorio (Progetto Sai Empolese Valdarno Valdelsa, Progetto Sai Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, Progetto Fami Evvai) e alcuni enti del terzo settore hanno deciso di celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato con una serie di eventi nei vari comuni.

Le iniziative inizieranno il primo di luglio con l’iniziativa del Progetto Sai (Sistema Accoglienza e Integrazione) SdS Empolese Valdarno Valdelsa che prevede la proiezione del docufilm “Un Giorno la Notte” dei registri Aiello e Cattani, su un ragazzo di origine gambiana che narra in prima persona la propria storia e la presa di coscienza, arrivato in Italia, della sua cecità irreversibile. Appuntamento alle 21 a Montopoli alla Misericordia di San Romano in via Fermi.

La settimana successiva, dal 5 al 9 luglio, l’Arci Empolese Valdelsa promuoverà all’interno del Centro di Socializzazione di Ponte a Elsa un laboratorio tematico che spazierà dalla scrittura creativa legata al libro "Anche Superman era un rifugiato" alla presentazione giocata dell’ “Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo”. Nella stessa settimana, il 6 luglio, è previsto presso il circolo di Monterappoli un apericena seguito da un momento dedicato a racconti e testimonianze di storie di accoglienza del nostro territorio e dalla performance teatrale dell’Associazione Onstage.

Infine, l’8 luglio la serie di eventi si concluderà con un’iniziativa serale a Empoli, presso il Circolo Arci Santa Maria, a cura del progetto SAI del’Unione dei Comuni e del progetto Evvai. Alle 18 un incontro, aperto alla cittadinanza, di presentazione del progetto SAI. Alle 20 un aperitivo e alle ore 21.20 la proiezione di "Paese nostro", un film collettivo sull’Italia dell’accoglienza diffusa.

Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio e presidente Società della salute Empolese Valdarno Valdelsa dice che "la storia dell’umanità, fin dall’antichità, è piena di profughi. Se ci sforzassimo di vedere la questione anche con gli occhi di chi sta dall’altra parte della ‘finestra’ e non sempre da una parte sola allora capiremo veramente la differenza fra quello che è stato fatto e quello che i paesi occidentali dovrebbero fare seriamente, aiutando i popoli più poveri, evitando loro di finire nelle mani di sfruttatori".

Brenda Barnini, sindaco di Empoli e delegata alle politiche migratorie per l’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa. "Fuori dalla demagogia dei porti chiusi e dalla retorica dell’accoglienza buona per forza esiste la realtà. Quella dei territori e delle associazioni ma soprattutto delle persone che faticosamente cercano di costruire percorsi di formazione e autonomia per avere una nuova opportunità di vita".