YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Giovani custodi della Memoria: "I testimoni stanno scomparendo. Dobbiamo contrastare l’oblio"

Parla il consigliere Raffaele Donati: sarà il suo primo 8 marzo nel ruolo che fu del sindaco Mantellassi

Il consigliere Raffaele Donati ha le deleghe in Cultura della Memoria e Investire in democrazia al Comune di Empoli

Il consigliere Raffaele Donati ha le deleghe in Cultura della Memoria e Investire in democrazia al Comune di Empoli

Empoli, 7 marzo 2025 – Ventisette anni, prossimo alla laurea magistrale in Scienze Storiche e da sempre impegnato nel mondo dell’associazionismo. Per il consigliere Raffaele Donati, domani sarà il primo 8 marzo in veste di delegato in Cultura della Memoria.

Come si sente? "Affronto questa prima volta con grande emozione. Sono passati 81 anni dal giorno in cui 55 cittadini e lavoratori empolesi furono deportati nei campi di sterminio. È una commemorazione sentita in città, fa parte della nostra storia. L’ho sempre vissuta da spettatore, stavolta c’è una responsabilità diversa".

Ha svolto il servizio civile con Aned, Arci e Anpi. Cosa ha imparato? "Avevo 24 anni, è stato un modo per conoscere un pezzo importantissimo di storia. Dal punto di vista personale, mi ha migliorato. Tra l’altro è scaduto da pochi giorni il bando, spero che in tanti abbiano voluto cogliere questa occasione".

Come vede il tema Memoria nelle nuove generazioni? "Il tempo è tiranno, più ne passa più alcuni temi relativi alla seconda guerra mondiale andranno rivisti. I testimoni diretti, partigiani e deportati in vita nell’Empolese non ci sono più. I figli restano attivi nelle associazioni, ma per quanto, ancora? La Memoria è di grande attualità. Interessa e incuriosisce; nelle scuola è ormai una materia".

Non teme che alcuni eccessi di violenza ed episodi di microcriminalità siano spia di una perdita del valore di ciò che il nostro territorio ha passato? "Le dinamiche che hanno portato alla violenza della deportazione esistono ancora. Non credo che si dimentichi ciò che è stato, forse gli si dà meno importanza, si considera quel crimine qualcosa di lontano. Eppure è accaduto nel nostro mondo, solo 80 anni fa, non secoli fa".

Qual è la castroneria più grossa che ha sentito sull’8 marzo? "Ci sono aspetti caduti nell’oblio. La deportazione la si associa a quella razziale, mentre si disconosce quella di matrice politica. Si veniva uccisi non solo per la razza ma anche per le idee".

Ristori per le stragi nazifasciste, una battaglia che passa anche da Empoli. Diversi familiari hanno dichiarato che, semmai dovessero incassare i soldi, li metteranno a disposizione dei giovani… "Questo dà speranza. Ringrazio il senatore Dario Parrini per il lavoro svolto. Anche se l’impressione è che la matassa si sbroglierà negli anni. Insisteremo".

Tra qualche mese sarà tempo di Viaggi della Memoria… "Andremo a maggio. Il viaggio tocca nel vivo gli studenti, ponendoli davanti alla verità nuda e cruda, così com’è stata. Non si scorda la sensazione di oppressione e soffocamento scendendo nel vano delle docce di Mauthausen".