GIOVANNI FIORENTINO
GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Giovani e ’coming out’. Uno sportello di ascolto a disposizione dei genitori

L’amministrazione di Montespertoli con l’associazione fiorentina Agedo ha varato un progetto di accompagnamento per i nuclei familiari .

A Montespertoli sarà presto attivato uno sportello di ascolto rivolto a quei genitori che hanno ricevuto un ’coming out’ da parte dei propri figli o figlie, per evitare che possano sentirsi soli nell’affrontare certe situazioni e dinamiche e per avere la possibilità di condividere questo percorso con altri nuclei familiari che vivono una situazione analoga.

E’ quanto propone il nuovo progetto che l’amministrazione sta portando avanti insieme ad Agedo. E sarà proprio la sede di Firenze dell’associazione nazionale composta da genitori, parenti, amiche e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali e trans (che da anni promuove l’inclusività e supporta i nuclei familiari dopo il coming out) a gestire il servizio. L’obiettivo da perseguire è quello dell’accettazione dell’omosessualità da parte delle famiglie che hanno appena appreso dell’orientamento sessuale dei propri figli. Un argomento che per alcuni nuclei familiari può ancora rappresentare un tabù.

Ecco quindi che Agedo e il Comune di Montespertoli sono pronti ad attivare questo spazio di ascolto, che dovrebbe essere fruibile dal prossimo mese, per accompagnare i familiari. Ed è già stato individuato il luogo adatto: si tratta della biblioteca "Ernesto Baldinucci" e in particolare della saletta al primo piano dove si trova la "sezione 700" della collezione libraria. Uno spazio che l’amministrazione comunale intende concedere gratuitamente e che, trattandosi di un luogo appartato, risponde ai requisiti di tranquillità e comfort che Agedo aveva richiesto per dare vita a questa ’safe zone’. Ogni genitore potrà usufruire di questo servizio gratuitamente, su prenotazione, secondo modalità che saranno con tutta probabilità comunicate a breve. Per uno sportello che dovrebbe essere attivo almeno per due ore a settimana: l’intenzione dei promotori è come detto quella di far sì che il servizio di ascolto possa essere fruibile a partire indicativamente dal mese prossimo e sino al prossimo settembre.

Ma non è da escludere un’eventuale proroga dell’iniziativa: saranno probabilmente i riscontri e la partecipazione che il progetto avrà alla fine fatto registrare a orientare la decisione sotto questo aspetto. Perché l’inclusione effettiva passa anche attraverso la cancellazione e la sensibilizzazione su quel che fino a non molto decenni fa era considerato un vero e proprio stigma sociale.

Giovanni Fiorentino