Giuliana, Gianluca e lo sport come terapia

Gli atleti disabili Filippi e Li Vecchi sono stati ieri ospiti del liceo ’Pontormo’ e si sono raccontati agli studenti, fra paure e gioie

EMPOLI

Storie meravigliose. Come meravigliose sono le persone che le vivono e le raccontano. Regista di classe la Fispes, Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali. Al liceo "Pontormo" di Empoli è stato presentato ieri mattina il libro "L’insuperabile è imperfetto" che raccoglie le esperienze di atleti con disabilità che hanno vissuto lo sport come terapia vincente, compiendo gesti tecnici eccezionali e raggiungendo importanti successi nelle loro discipline. A raccontare le loro storie a una platea di una ottantina di studenti, tra cui diversi alunni con disabilità, c’erano Giuliana Chiara Filippi e Gianluca Li Vecchi. Trentina, 16 anni, Giuliana Chiara è priva del piede destro a causa di una malformazione. Ma questo non le ha impedito di praticare molte discipline: danza, pallavolo, nuoto. Un giorno, però, è avvenuta la svolta: il professore di educazione fisica delle medie l’ha convinta a provare l’atletica leggera. La giovane, oggi, fa parte della nazionale di atletica e si sta già allenando per le Paralimpiadi di Parigi 2024.

"Prima cercavo di nascondere la mia disabilità, ma lo sport mi ha dato la possibilità di dimostrare quello che so fare e ora riesco a scherzare sulla mia protesi", ha detto con un gran sorriso rivolgendosi ai suoi coetanei. Li Vecchi, fiorentino, classe 1992, fa invece parte della nazionale italiana calcio a 7 per atleti con celebrolesioni e sul braccio ha tatuato il suo motto "Never give up", che con orgoglio ha mostrato ai ragazzi. A guidare l’incontro ricco di emozioni la delegata Toscana Fispes, Michela Castellani. Al termine della mattinata la Fispes ha donato alla studentessa Iris Hira della 4BS, affetta da disabilità, una maglia ricordo premiando il suo coraggio nel superare imbarazzo e timidezza con cui è riuscita a rivolgere alcune domande ai due azzurri. "E’ stato un momento davvero speciale per i nostri studenti che hanno avuto modo di conoscere mondi diversi e confrontarsi con essi", ha commentato la preside, Filomena Palmesano. Il libro, autografato dai due atleti, è andato ad arricchire la biblioteca scolastica.

I.P.