ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

Giustizia per Gaetano Comunale: risarcimento di 720mila euro per crimini di guerra

Il Tribunale di Firenze riconosce un risarcimento per la famiglia Comunale, segnando una svolta storica per Empoli.

Fu ucciso a Mauthausen. Giustizia dopo ottant’anni

Il monumento ai caduti dell’ex vetreria Taddei di Empoli

Ci sono voluti 80 anni. Ora che il giudice ha emesso la sentenza, giustizia è fatta per la famiglia di Gaetano Comunale. O almeno, ci sono i presupposti. Il verdetto rappresenta, per Empoli, una svolta epocale. Agli eredi del mastro vetraio empolese sarà riconosciuto un "risarcimento danni per crimini di guerra e contro l’umanità" pari a 720mila euro. Quella emessa dal Tribunale di Firenze è la prima sentenza che si pronuncia in favore di un deportato empolese. Comunale fu arrestato l’8 marzo 1944 per aver scioperato insieme ad altri 25 suoi colleghi della vetreria Taddei. Buttato sul ’Firenze-32’ per Mauthausen, qui morì nell’aprile del ‘45.

"Per Empoli è una prima conquista", commenta l’avvocato Diego Cremona del foro fiorentino, a cui si sono affidati circa 60 ricorrenti del territorio, per accedere ai risarcimenti del fondo istituito nel 2022 dal Governo Draghi come ristoro per i crimini di guerra del Terzo Reich.

Una vittoria che però non fa esultare i familiari di Comunale, cauti e scettici sull’iter futuro. "La sentenza non è esecutiva – ha fatto sapere preoccupato uno degli eredi –. Se non verrà finanziato il fondo (61 milioni di euro già in via di esaurimento per oltre mille famiglie da ristorare, ndr), oltre al danno ci sarebbe la beffa". Come spiega il legale, si tratta di una "sentenza che stabilisce il diritto a un risarcimento ma l’effettivo ristoro dipende dal passato in giudicato. Occorre che la sentenza sia o impugnata e, si rivinca nei due gradi o che l’Avvocatura di Stato rinunci a farlo". Per il lieto fine ci saranno da aspettare forse anni.

Tempo prezioso che molti degli eredi diretti non hanno più. Il pensiero assilla anche e soprattutto il senatore del Pd Dario Parrini che si batte da tempo per la causa dei risarcimenti. "Si tratta di una sentenza fondamentale, non soltanto per Empoli – commenta –. Mi auguro che l’Avvocatura di Stato ora non presenti appello perché sarebbe un altro immenso dolore, e che il Governo sia trasparente sull’entità effettiva delle risorse a disposizione del fondo. Sarebbe necessario aprire subito alle transazioni. Alle famiglie dico di avere fiducia nell’impegno parlamentare che c’è stato e che ci sarà". Soddisfatto anche il sindaco empolese Alessio Mantellassi: "La storia dei deportati nella ex vetreria Taddei – dice – non deve essere dimenticata e questa sentenza pone una pietra sul cammino verso la giustizia".