Gli infermieri nel mirino: "Vogliamo un presidio fisso per la sicurezza"

Il sindacato torna all’attacco dopo le ultime aggressioni al San Giuseppe. Petrucci e Pavese: "Chiarezza sui fatti, faremo interrogazione in Regione". .

Gli infermieri nel mirino: "Vogliamo un presidio fisso per la sicurezza"

Agenti della polizia di Stato davanti all’ospedale (foto d’archivio) il tema della sicurezza nelle strutture sanitarie è diventato sempre più centrale

"Non vogliamo ’militarizzare’ le strutture sanitarie, voglio precisarlo. Sappiamo bene che il rischio zero non esiste, ma è anche vero gli operatori hanno tutto il diritto di lavorare in ambienti sicuri. Chiediamo la creazione a la messa in atto di Protocolli di intervento e piani di sicurezza, con il coinvolgimento delle forze dell’ordine delle aziende sanitarie e dei sindacati". È Sabrina Leto, sindacalista Fp Cgil, a ricordare le richieste avanzate dai rappresentanti degli infermieri e del personale sanitario alla Regione e ad Asl, che si pongono l’obiettivo di tutelare ulteriormente i lavoratori e soprattutto di ridimensionare il fenomeno delle aggressioni ai sanitari. Un tema tornato d’attualità nei giorni scorsi anche nell’Empolese, alla luce dell’aggressione ad un’infermiera, ad una guardia giurata e ad una donna ricoverata da parte di un paziente di Psichiatria nel reparto stesso. "Ma si tratta di criticità riscontrate in tutta la regione – ha aggiunto Leto, a seguito dell’incontro con il prefetto di Firenze svoltosi il 23 agosto per fare il punto della situazione –. A livello toscano, si contano annualmente circa 1.600 episodi di sanitari aggrediti sul posto di lavoro una media di quattro aggressioni al giorno, quindi. Siamo soddisfatti del fatto di esser stati ricevuti in prefettura, ma pensiamo che la Regione debba intervenire in maniera concreta in sinergia con le aziende sanitarie". Due in particolare gli aspetti su cui il sindacato pone l’accento: da un lato c’è la proposta di prevedere o potenziare la presenza delle forze dell’ordine nelle strutture sanitario in alternativa di implementare la vigilanza (anche nelle Rems) con le guardie giurate. Una richiesta condivisa anche dal sindacato Nursind.

Sul tema intervengono anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e componente della Commissione sanità Diego Petrucci e il consigliere comunale del centrodestra a Montelupo nonchè dirigente regionale e provinciale di FdI Federico Pavese. "I fatti del San Giuseppe ci pongono una questione doppia: il problema dell’incolumità del personale sanitario e non solo, e la gestione dei pazienti psichiatrici nel sistema delle Rems – spiegano –. Anzitutto vorremmo comprendere la dinamica di quanto successo al San Giuseppe e per questo presenteremo una interrogazione regionale. Devono essere trovate soluzioni che garantiscano la sicurezza negli ospedali e la gestione dei pazienti psichiatrici violenti. Come FdI da diversi anni chiediamo una maggiore presenza delle guardie armate nei luoghi più a rischio, ma ci siamo sentiti dire dal Pd che volevamo militarizzare gli ospedali".