Gonnelli, autonomia a rischio: "Zero margini di intervento". Ma i sindaci non si arrendono

Lorenzetti, presidente di Upi Toscana: "I criteri sono individuati a Roma e non dalla Regione". Intanto Fratelli d’Italia va all’attacco: "Un’interrogazione per fare luce sulla scelta degli istituti" . .

Gonnelli, autonomia a rischio: "Zero margini di intervento". Ma i sindaci non si arrendono

Lorenzetti, presidente di Upi Toscana: "I criteri sono individuati a Roma e non dalla Regione". Intanto Fratelli d’Italia va all’attacco: "Un’interrogazione per fare luce sulla scelta degli istituti" . .

"Abbiamo sostenuto la proposta della Regione ai tavoli di concertazione: alla luce di questa criticità creata di fatto dal governo nazionale non possiamo dividere il territorio in figli e figliastri perché i criteri sul tavolo ci sembrano quelli migliori. Ricordo, anche nei confronti di chi ricorre al Tar, che lo scorso anno solo Upi Toscana e il Comune di Prato si sono aggiunti al ricorso della Toscana contro il governo Meloni che purtroppo è stato respinto". È la posizione di Gianni Lorenzetti, presidente di Upi Toscana, il quale ha ribadito come gli accorpamenti di istituti scolastici prospettati derivino dall’attuazione delle disposizioni governative. Al tempo stesso però, parlando di ricorso al Tar, è difficile non cogliere un riferimento a quanto "minacciato" dai sindaci di Montaione e Gambassi dinanzi all’ipotesi sempre più concreta della soppressione dell’autonomia scolastica del Gonnelli dall’anno scolastico 2025/26.

I primi cittadini Paolo Pomponi e Sergio Marzocchi avevano criticato duramente l’assessore regionale Alessandra Nardini, facendo presente come il numero degli iscritti dell’istituto fosse superiore alla soglia-limite delle 600 unità. E Lorenzetti, pur individuando una "cornice di regole regionali" che evitino tagli nelle aree interne periferiche e ultraperiferiche ("Ma ricordo che queste aree sono individuate a Roma e non dalla Regione: non ci sono margini di intervento", ha detto) che perequino i tagli sul territorio ed assicurino un principio di equità intertemporale, si è schierato a fianco di Nardini. "Credo che per il futuro si debba provare per le scuole superiori ad allargare il territorio entro cui poter accorpare andando oltre le Conferenze zonali – ha rilanciato - per ora il lavoro è stato positivo ed equilibrato con l’assessora Nardini, che ha assicurato la concertazione con tutti noi, con gli enti locali e con i sindacati". Per un argomento dovrebbe approdare anche in consiglio regionale. "Da parte nostra annunciamo l’intenzione di presentare una interrogazione – hanno fatto sapere i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri ed Elisa Tozzi - che faccia luce sui criteri e le varie fasi che riguardano l’individuazione e la scelta degli istituti da accorpare e, nel caso specifico, che siano illustrati ed, eventualmente, rivisti i criteri che hanno determinato l’accorpamento".