Gonnelli, niente fusione. Ora c’è anche l’ufficialità

La Regione Toscana ha ridotto da 15 a 4 gli istituti che verranno accorpati. Campinoti e Pomponi: "Per il 2025-2026 ci auspichiamo un confronto serio".

Gonnelli, niente fusione. Ora c’è anche l’ufficialità

Gonnelli, niente fusione. Ora c’è anche l’ufficialità

Rassicurazioni in merito erano già arrivate nei giorni scorsi, ma adesso c’è anche l’ufficialità: l’Istituto Gonnelli di Gambassi Terme e Montaione non subirà nessun accorpamento per l’anno scolastico 2024/2025. A renderlo noto la Giunta Regionale Toscana con una specifica delibera, con la quale è stato ridotto il numero degli istituti scolastici da accorpare dagli originari quindici, fra cui anche il Gonnelli, a quattro. "Di fatto una marcia indietro temporanea sul cosiddetto dimensionamento scolastico – commentano i sindaci di Gambassi Terme e Montaione, Paolo Campinoti e Paolo Pomponi –. Al momento si tratta solo di un rinvio dell’applicazione dei tagli previsti dal decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, che rimangono confermati. C’è grande soddisfazione per veder scongiurato da subito l’accorpamento della nostra scuola. Come noto le nostre amministrazioni comunali avevano cercato da subito, con ogni mezzo, di contrastare la fusione. Da parte nostra, come abbiamo sempre sottolineato, riconoscevamo alla Regione Toscana l’impossibilità di sottrarsi ai tagli previsti dalla norma nazionale, ma contestavamo la non reale condivisione con i Comuni dei criteri adottati per individuare gli istituti da accorpare e soprattutto il non aver tenuto di conto dell’effettivo numero degli alunni iscritti al Gonnelli per l’anno scolastico in corso: per la Regione 594, a fronte di una soglia di 600 quale base per rientrare nelle scuole da considerare per gli accorpamenti, invece dei 606 iscritti all’inizio del corrente anno scolastico".

"Ed infatti abbiamo presentato ricorso al Tar della Toscana, il 12 gennaio è prevista l’udienza – proseguono i due primi cittadini –, che a questo punto valuteremo con i nostri legali come trattare. Ribadiamo quindi la nostra assoluta contrarietà al piano di dimensionamento scolastico del Governo, e in vista della discussione sui necessari accorpamenti per il 2025/2026, chiediamo alla Regione di attivare con largo anticipo un confronto serio, che coinvolga anche le amministrazioni comunali più piccole e periferiche, per individuare criteri che non siano penalizzanti sopratutto per le realtà demograficamente più piccole che già risultano svantaggiate sulla fruizione di molteplici servizi pubblici".