Gyasi risponde subito a Fabbian. Fuochi d’artificio, poi l’equilibrio. Un pareggio importante a Bologna

Gli azzurri si fanno sorprendere in avvio, ma reagiscono all’istante e agguantano il pari con carattere. Cinque punti in tre partite: così la squadra di D’Aversa si avventura nelle posizioni di alta classifica. .

Gyasi risponde subito a Fabbian. Fuochi d’artificio, poi l’equilibrio. Un pareggio importante a Bologna

Gli azzurri si fanno sorprendere in avvio, ma reagiscono all’istante e agguantano il pari con carattere. Cinque punti in tre partite: così la squadra di D’Aversa si avventura nelle posizioni di alta classifica. .

di Simone Cioni

Forse neanche i più inguaribili ottimisti avrebbero scommesso un euro sulla possibilità di arrivare con zero sconfitte alla sosta per le Nazionali, invece l’Empoli ha chiuso imbattuto questo primissimo scorcio di stagione, portandosi a quota 5 dopo tre prestazioni di spessore. Così come a Roma, anche a Bologna gli azzurri hanno sofferto forse un po’ troppo nella seconda parte della ripresa quando per lunghi tratti non sono più riusciti a tenere palla nella metà campo avversaria, ma contro squadre del calibro di Roma e Bologna, al massimo della pressione, ci può anche stare. Detto questo, Ismajli e compagni hanno ancora una volta saputo soffrire da squadra, senza mai perdere distanze e lucidità. E poi, a dirla tutta, nei minuti finali gli azzurri hanno anche spaventato un po’ il Bologna con il contatto in area tra Beukema e Pellegri, che è apparso molto al limite.

Riavvolgendo il nastro, invece, è stato Goglichidze il prescelto da D’Aversa per sostituire il partente Walukiewicz e il giovane georgiano si è fatto trovare pronto al debutto in A. Per il resto, come ci si aspettava, è tornato dall’inizio Grassi, semmai a sorpresa a fargli posto è stato Maleh e non Henderson. Dopo un brutto avvio con la rete felsinea arrivata sugli sviluppi di un corner in cui la difesa azzurra è apparsa troppo passiva sullo stacco di Beukema, che ha permesso a Fabbian di insaccare comodamente sul secondo palo, è arrivata immediatamente la reazione. Azione fotocopia di Roma con un altro gol da esterno a esterno, con Gyasi che appoggia di petto alle spalle dell’ex Skorupski il calibrato cross di Pezzella.

Dopo questo botta e risposta l’Empoli accetta che sia il Bologna a fare la partita, sebbene i felsinei non si rendano mai veramente pericolosi: bravo Vasquez su Castro dopo una sbavatura di Viti e grave errore di Orsolini solo davanti al portiere colombiano dopo una rocambolesca carambola Goglichidze-Gyasi. Poco prima dell’occasione bolognese, però, è stato proprio l’Empoli ad andare vicinissimo al vantaggio con Solbakken, che si è letteralmente divorato un gol da due passi sull’ennesimo invito di Pezzella.

Sempre intensa la ripresa, ma meno pulita tecnicamente con l’Empoli che, a differenza di Roma, riparte con meno frequenza e pericolosità permettendo ai rossoblù di alzare il proprio baricentro. Italiano le prova tutte inserendo tanti giocatori offensivi, ma la manovra del Bologna resta un po’ troppo farraginosa finendo per sbattere continuamente sull’attento muro azzurro. Semmai le uscite di Grassi, Pezzella (per noie muscolari) e Fazzini hanno tolto troppi palleggiatori tutti insieme con l’Empoli che non è stato più capace di gestire bene le transizioni.

Del resto D’Aversa ha cercato maggior fisicità e sostanza in mezzo al campo con gli ingressi di Haas e Maleh, mentre davanti Pellegri avrebbe forse dovuto reggere qualche pallone in più, ma non era oggettivamente facile visto che i pochi palloni che gli sono arrivati non erano certo facili da addomesticare. Insomma, quello che arriva alla prima sosta stagionale è un Empoli già pieno di certezze e questo è sicuramente il merito maggiore di D’Aversa e del suo staff, vista la rivoluzione estiva. Ci sono ancora chiaramente diversi aspetti da migliorare e su cui continuare a lavorare, compreso l’inserimento degli ultimi arrivati, ma farlo con 5 punti su 9 in saccoccia è sicuramente tutta un’altra storia.