REDAZIONE EMPOLI

"Ho visto due rincorrersi con il machete"

Si succedono le segnalazioni sulla situazione di degrado nella zona della stazione. "Devo chiedere il permesso per entrare in casa mia"

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"In piazza della stazione la situazione sta degenerando, il degrado è sotto gli occhi di tutti, è inutile negarlo. Circa due settimane fa, di notte, c’erano due persone che si rincorrevano addirittura con un machete".

A parlare è l’avvocato Filippo Busoni che in piazza della stazione ha sia il suo studio legale ma anche la sua abitazione e, per questo, tutti giorni ha la possibilità di vedere quello che accade. "Oltre alle telecamere ci vorrebbe una presenza costante degli organi di Polizia, questo rappresenterebbe sicuramente un deterrente importante per prevenire e contrastare fenomeni di micro criminalità".

Anche perché, criminalità e senso di insicurezza possono condizionare la vita di una città, così come il funzionamento e l’attratività di alcune aree urbane. Quando le persone si sentono minacciate, modificano il loro stile di vita e, di conseguenza, il modo in cui utilizzano quotidianamente la città. Questo, purtroppo, è quello che negli ultimi anni sta succedendo alla zona della stazione di Empoli. I problemi sia di criminalità che degrado hanno causato un declino delle attività economiche ed un calo di presenze nello spazio pubblico. Ci sono persone che avrebbero tanto da raccontare ma preferiscono non farlo perché hanno paura, probabilmente di qualche ritorsione, c’è invece chi ha voglia di sfogarsi perché la situazione sta diventando davvero insostenibile, ma preferisce l’anonimato: "Io è dal 1979 che sto in piazza della stazione ed un degrado così non l’avevo mai visto. Queste persone sostano continuamente sulla soglia della mia abitazione, quindi io mi trovo tante volte a dover uscire o a dover entrare in casa mia e a chiedere il permesso. Essere tolleranti è una gran bella cosa ma prima della tolleranza viene il rispetto delle regole".

L’assessore di Empoli Antonio Ponzo Pellegrini cerca di tranquillizzare i cittadini: "Abbiamo fatto un tavolo coordinato con il Prefetto e con il Questore sulla pubblica sicurezza e da Firenze la Prefettura ci manda un organico speciale tre volte a settimana. Questo servizio ovviamente viene utilizzato non solo in piazza Don Minzoni ma anche nelle altre zone della città".

E poi aggiunge: "Da un punto di vista operativo, si potrebbe fare un incontro con i cittadini ed il Commissariato di Empoli, cercando di sentire tutti per trovare insieme delle soluzioni ad hoc.

"Purtroppo ad oggi, la stazione di Empoli è diventata a livello criminoso e sociologico, una stazione di una grande città. Abbiamo un alto tasso di extracomunitari che girano costantemente di giorno e di notte e che bivaccano all’interno e nelle zone circostanti la stazione. L’avvocato Filippo Busoni e la sua collega Cristina Vittoria Cecchi proseguono "sono persone che vivono una situazione di grande disagio, che non sanno dove dormire, non hanno da mangiare, che se hanno due soldi bevono, ma se ci parli sono come tutti noi. Basterebbe non lasciarle in balie di se stesse. Ci vorrebbero dei programmi di inclusione, bisognerebbe dargli uno scopo e la possibilità di crearsi una vita normale. Ricordiamoci che la sicurezza è divisa in sicurezza reale e percezione della stessa: ovviamente sono concetti molto diversi, ma anche il secondo, in ogni caso, è un aspetto molto importante della vita delle comunità. Soprattutto indica quanto siamo riusciti a concretizzare il diritto alla serenità e alla vivibilità nelle proprie città.

Giulia Meozzi