
Le telecamere all'interno del nido L'Abbraccio di Spicchio. Foto Nucci/Germogli
Vinci, 19 febbraio 2016 - Una esterna e una interna. A immortalare giochi e attività dei piccoli iscritti e dello staff di educatrici che, dal 2013 a oggi, fa sperimentare loro esperienze nuove e per tutti i sensi. Sono le telecamere volute e fatte installare da Simona Conti e Valentina Amatucci, anime del nido d’infanzia L’Abbraccio di Spicchio, nel comune di Vinci. «Sono occhi discreti attraverso i quali rendere sempre e comunque partecipi i genitori di ogni nostra iniziativa», commenta il team di educatrici del quale fa parte anche Catia Paolina. Massima condivisione, massima trasparenza. Un aspetto tutt’altro che banale visto il dibattito “telecamere sì, telecamere no in scuole o strutture sanitarie” scatenatosi alla luce di deprecabili quanto spregevoli episodi di violenza ai danni di bambini, anziani e persone incapaci di provvedere a se stessi. «La decisione di installare la videosorveglianza risale alla fase di progettazione del nido che oggi ospita quindici bambini.
Si è trattato di una scelta guidata da un’idea di qualità e sicurezza che ci ha sempre contraddistinto. Tutto ciò rispecchia la nostra filosofia di pensiero – ribadiscono le educatrici –. Il punto è uno soltanto: il genitore deve essere accolto con la massima serenità, cura e professionalità». Dunque, niente di strano nel lavorare sotto il controllo di un occhio digitale pronto a seguire e registrare ogni movimento. «Assolutamente no – spiega Simona Conti –. Come del resto non ci è stata sollevata alcuna questione di privacy da parte dei genitori dei nostri piccoli iscritti. Senza contare che un annetto fa, la telecamera posizionata all’esterno ci ha pure permesso di individuare l’autore di un furto». Proprio così, oltre a vigilare sulla qualità della vita all’interno del nido d’infanzia privato, autorizzato e accreditato dal Comune di Vinci, la videosorveglianza è una garanzia anche in chiave sicurezza urbana.