
Come Dante nella sua Divina Commedia conduce il lettore in un viaggio nei tre mondi, inferno, purgatorio e paradiso, così Massimo Tosi (nella foto) lo accompagna alla scoperta delle meraviglie architettoniche e paesaggistiche dei luoghi dove il Sommo Poeta ha vissuto ed è stato accolto nel suo peregrinare da esiliato. Nell’anno dei settecento anni dalla morte, l’architetto, docente di storia dell’arte e artista certaldese omaggia il genio di Dante Alighieri con un prezioso volume, "I luoghi di Dante" (Federighi Editore), in cui, con accurati disegni e meticolose ricostruzioni, ci riproietta ai tempi dell’autore della Commedia. Non a caso Massimo Tosi nel 2018 è stato insignito del titolo di accademico d’onore dell’Accademia delle arti del disegno, la più antica del mondo, fondata dal Vasari nel 1563.
Professor Tosi la sua ultima fatica cosa svela che già non è stato detto e scritto di Dante?
"In cinquanta tavole realizzate con acquerelli e china ho voluto descrivere alcuni dei luoghi più significativi che hanno ricevuto, sette secoli fa, lo sguardo di Dante: da Firenze, dove è la sua casa natale, a Ravenna dove è la sua tomba, passando per San Gimignano e tanti altri luoghi dei suoi viaggi. I miei disegni permettono di entrare dentro gli edifici stessi. Creo degli spaccati, apro accessi, in modo che gli occhi del lettore possano posarsi all’interno di chiese e basiliche. Come gli occhi di Dante, scrive la stessa professoressa Giovanna Frosini nella prefazione, si posarono sui mosaici delle basiliche di Ravenna, cercando e trovando in quelle trasparenze, in quegli ori, in quegli azzurri impensabili le idee e le parole per dare forma alle luci del Paradiso".
A chi si rivolge il libro?
"A una platea vastissima. L’illustrazione aiuta e permette a chiunque di comprendere facilmente ciò che il testo a fianco, tradotto anche in inglese, spiega in modo discorsivo. Questo è il sesto volume della collana "Viaggio in Toscana". Covid permettendo, mi piacerebbe poterlo presentare con tutto il pacchetto che con la casa editrice abbiamo pensato: una mostra delle tavole e un ciclo di conferenze in cui vengono approfondite alcune tematiche su Dante, ma anche incontri rivolti ai bambini per avvicinarli al Poeta e alla sua opera".
Irene Puccioni